Pittore e incisore del nostro tempo, Pietro Piccoli nasce nel 1954 a Monopoli di Sabina (Rieti) e trascorre la sua infanzia a Latina. Sin da adolescente, l’ istintivo interesse per il disegno lo porta ad impostare la sua vita in funzione dell’arte, abbandonando il corso di studi per Geometri e iscrivendosi, agli inizi degli anni Settanta, al Liceo Artistico di Latina. Nel 1974 si trasferisce stabilmente a Roma, città attiva sul fronte della sperimentazione e dell’arte contemporanea, dove nel 1975 s’iscrive alla Facoltà di Architettura presso l’Universtà La Sapienza. Nella capitale Piccoli frequenta gli ateliers di importanti figure dell’ambiente artistico-culturale, quali Vincenzo Cecchini, Achille Perilli, Toti Scialoja, Maccari, Sartoris, Morales, e si arricchisce di significativi incontri come quelli con Nina Kandinsky e Emilio Vedova. Allo stesso modo, ripetuti viaggi in diverse parti d’Italia e d’Europa agevolano la sua conoscenza della realtà artistica internazionale dall’inizio del secolo in avanti. Nel 1977 il suo primo viaggio a Parigi gli permette di apprendere e fare proprie le problematiche impressionistiche e postimpressionistiche, in particolare quelle legate all’impostazione della luce quale elemento interagente con la materia pittorica. Numerosi in questi anni i ritratti eseguiti rappresentanti personalità pubbliche e uomini della strada di rimando iperrealista, un periodo nel quale si collocano l’apertura di sedi destinate alla valorizzazione della tradizione storico-artistica locale.
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