con caratteristiche di particolare interesse
Olmedo rappresenta un interessante centro in costante crescita, oggi in grado di offrire ospitalità grazie ad un consistente numero di B & B dislocati tra i dintorni ed il centro storico. Quest’ultimo si sviluppa a margine della chiesa romanica di N.S. di Talia, appartenente al primo quarto del XII secolo. In questo periodo il paese fu sede della curatoria omonima, per cui doveva esistere sin da allora, un consistente agglomerato comprendente la Casa Baronale e gli altri insediamenti, seppur piccoli, di una curatoria. Ma il nome Talia da dove proviene? Secondo studiosi, questa storica chiesetta compare in carte del sec. XII. A circa un km. da Olmedo, presso località Talia, sorgeva una antico villaggio ora scomparso. Si pensa che attorno alla cosiddetta fonte di Talia vivesse in passato un popolo di cui rimangono ancora vestigia di un borgo, rovine di case, colonne, gradinate e mosaici, di cui la parrocchia era dedicata a S. Maria che, in tempi posteriori, prese il nome di Talia. Non si conosce il significato etimologico di tale denominazione come pure s’ignora il tempo preciso in cui la Madonna ebbe tale titolo. Secondo la leggenda, la statua di S. Maria fu rinvenuta in detta località da contadini di Alghero, i quali dopo averla caricata su di un carro la trafugarono. Appena giunti al bivio che conduce alla città di Alghero il giogo ed il carro si pietrificarono e i trafugatori, spaventati da tale prodigio, lasciarono la statua dandosi alla fuga. Altra versione riporta che la statua fu ritrovata in sa Tanca ‘e Talia intorno al 1700 da un gruppo di contadini algheresi e olmedesi che si contesero l’oggetto; evidentemente ebbero la meglio gli olmedesi, i quali deposero la statua nella chiesa romanica del paese. Appare meno verosimile, anche se più suggestiva e accreditata, l’altra ipotesi seconda la quale la statua, per essere portata ad Alghero, fu collocata su un carro di buoi che ostinatamente si rifiutarono e si diressero verso Olmedo. Una cosa è certa: la devozione degli abitanti nei confronti della Santa Patrona affonda le radici nei secoli e la profondità di questo sentimento si percepisce appieno in occasione dei riti e festeggiamenti che annualmente vengono celebrati in onore della Santa, il I° maggio. Da documenti della stampa d’epoca, emerge addirittura che per l’occasione venivano messi a disposizione diversi treni da Alghero per raggiungere Olmedo.
|