famose le sue grotte
Il comune di Toirano, a 3 km. dal mare, è posto alla confluenza dei torrenti Varatella e Barescione. La sua posizione geografica ed il complesso delle condizioni naturali hanno consentito l’insediamento umano fin dalla lontana preistoria. Dall’età della pietra le tracce del passato di Toirano proseguono fino all’età romana, all’epoca bizantina e quindi al Medioevo, in una continuità storica che ha riscontro in pochi altri centri. Toirano divenne nel VI secolo d.C. un centro fortificato bizantino, dal cui nucleo probabilmente si sviluppò il borgo medioevale, dominio del vescovo di Albenga, che vi mantenne la sua residenza estiva anche dopo il 1385, quando i diritti feudali di Toirano furono venduti definitivamente al Comune di Genova. Circondato da mura, difeso da fossati, dal fiume e dalla cinta delle case-torri da ogni lato, il paese conserva ancora oggi due delle 5 porte, case, portici e logge, mentre delle torri medioevali rimane quella che è diventata Il campanile della Parrocchiale di S. Martino. Il ponte a tre arcate sul torrente Varatella è anch’esso medioevale. Piazza San Martino, sagrato dell’omonima chiesa, è all’imboccatura della principale via del borgo e presenta portici voltati a tutto sesto dei secoli XV e XVI con pavimentazione selciate. Lungo la via G.Parodi si possono notare le aperture delle cinquecentesche botteghe con davanzale laterale, ricchi portali in ardesia incisa e facciate in pietra a vista di età medioevale. Poco prima della piazza della Libertà, si scorgono sul lato destro il palazzo comunale riedificato nell’ottocento, e il palazzo vescovile “paraggiu” che conserva un portico con colonne quattrocentesche e un portale in ardesia ubicato nel cortile interno. In questo palazzo nacque nel 1831 Baccio Emanuele Maineri, scrittore risorgimentale e valente romanziere; a lui è dedicata la via dove ha inizio il camminamento delle mura nella zona del “Toracco”. Importante è la porta al ponte delle “Giaire” (ghiaie) imponente costruzione tardo medievale in conci di pietra locale. Sulla piazza della Libertà si affacciano edifici come l’antico palazzo d’Aste con tracce sulla facciata delle antiche logge trecentesche. Proseguendo si raggiunge la cappella dedicata al transito di San Giuseppe, costruzione barocca sormontata da una cupola rivestita in ardesia edificata al principio del ‘700. Nella via dedicata al benefattore toiranese ha sede il museo etnografico della val Varatella, in cui sono esposti gli strumenti ed attrezzi riguardanti le antiche attività contadine, artigianali oltre ad una ricca serie di utensili di uso domestico, inseriti in ricostruzioni di ambienti del ‘700-800. A nord del paese sono visibili la Chiesa e il campanile della Certosa, costruite nel 1425 dai monaci certosini, che abbandonarono l’abbazia sul monte S. Pietro in Varatella, fondata secondo leggenda da Carlo Magno e dove, alla fine del 1200, erano succeduti ai Benedettini. Il convento della Certosa, venne soppresso nel 1797 con l’arrivo delle truppe francesi durante la prima campagna napoleonica.
|