l'Osanna e il Sedile, chiese, Teatro e altro
Il principale monumento è indubbiamente costituito dall'imponente Cattedrale romanica eretta dai Benedettini nel 1090, sui resti di una chiesa basiliana. Distrutta in parte da un terremoto nel Duecento venne riedificata ed ingrandita nel '300. Deturpata nei secoli successivi, è stato possibile restituirle, sia pure in parte, mediante opportuni restauri, il suo originario aspetto, liberandola dalle sovrastrutture che l'avevano imbastardita. Il tempio, diviso in tre navate, presenta una bizzarra singolarità architettonica. Infatti, le arcate a tutto sesto che dividono la navata destra da quella centrale e che risalgono certamente alla primitiva costruzione, non corrispondono, stilisticamente, a quelle del lato opposto che, evidentemente ricostruite nel '300, si presentano a sesto acuto. Nell'interno si ammirano pregevoli affreschi del '300 e del '400, tele del San felice oltre ad un crocefisso in legno di cedro nero del Libano; l'abside è dipinta dal Maccari. Nardò gode inoltre, di un importante tradizione barocca legata alla figura del vescovo Sanfelice, munifico mecenate che per un trentennio, nel Settecento, lavorò a trasformare il volto della città. Basta mettere piede nell'ariosa Piazza Salandra e si è calati d'incanto nella sontuosa atmosfera creata da logge e balconi. Nella vicina piazza la Chiesa di S. Domenica, rifatta in forme barocche dopo il terremoto del 1743. Altra testimonianza barocca è rappresentata dalla Chiesa di San Giuseppe, in fondo a via de Pandi. Sul corso Garibaldi altre due chiese barocche, Santa Teresa e l'Immacolata (1769), quest'ultima presenta una magnifica guglia. Ma la principale curiosità di Nardò è l'Osanna, una bizzarra edicola arabeggiante che sorge su un podio al centro di una piazzetta. E' una cupoletta di pietra sostenuta da archetti polilobati su otto colonne, eretta nel 1603 con funzioni simboliche non precisate. Secondo alcune interpretazioni testimonierebbe il trionfo della croce sulla civiltà pagana. Altri monumenti di notevole interesse artistico sono il Sedile, il Teatro Comunale, il Palazzo di Città, nonché sempre risalenti ai secoli XV e XVI le numerosissime masserie fortificate che si estendono su tutto il territorio e le Torri costiere che facevano parte dell'intero sistema difensivo del Regno di Napoli, con funzioni di avvistamento di eventuali attacchi. Attualmente, dopo Lecce, Nardò è il più grosso centro del Salento contando più di 30.000 abitanti. Dal punto di vista economico, è un importante centro agricolo e commerciale dotato di strutture adeguatamente attrezzate in grado di valorizzare le risorse naturali. Inoltre è in grado di offrire numerosi servizi capaci di garantire al turista un soggiorno piacevole ed interessante.
da Guida al Salento 1993 - Itinerari Editore
|