si coltiva il vitigno del Nebbiolo
Posto alle pendici della Valle d’Aosta, costituiva già in epoca romana, un punto di passaggio per gli eserciti che valicavano le Alpi. Sulle pendici della conca di Carema si coltiva il vitigno del Nebbiolo, il quale cresce a pergolato tra convalli riparate dai venti e ben esposte al sole, su coste rocciose, in terrazzamenti rubati alla montagna dove le viti affondano le radici in poche manciate di terra. Da qui si ricava un vino rosso rubino volgente al granato, morbido, vellutato e profumato di rosa, con 12° dopo i quattro anni di minimo invecchiamento previsti dal disciplinare D.o.c., per un ideale accoppiamento gastronomico con cacciagione, formaggi stagionati, frutta secca e carni rosse. Il Carema D.o.c. fin dal 1967, fu conosciuto ed apprezzato da Re e Papi. Da allora l’eccellente Carema è sempre stato considerato pari ai migliori vini dell’aristocrazia enologica piemontese, ed ha portato nel mondo, da New York alla Cina, il nome di questo piccolo paese prealpino. In questo caratteristico paese dominato da un saliscendi di case, vigne, cortili e pergolati possiamo trovare pregevoli monumenti come la fontana in via Basilia attiva dal 1571. Nota è anche la parrocchiale di San Martino ricostruita a pianta ottagonale nel 1890. Accanto ad essa sorge l’elegante campanile del 1769, alto ben 60 metri. Tra gli altri edifici importanti sono: la Gran Masun in stile comacino ticinese, ed il palazzotto Ugoneti che ospitò i famigerati Ugoni, feudatari locali.
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