con raffinato gioco d'incastri pittorici
Nel luogo, prossimo all'Adige, dove i Santi Fermo e Rustico subirono il martirio, sorgeva anticamente un sacello. Successivamente, nell'XI sec., i Frati Benedettini diedero avvio alla costruzione di un più vasto tempio, concepito fin dagli inizi come la sovrapposizione di due distinte chiese.La data del 1065, rilevata nella chiesa inferiore medesima, è probabilmente riferibile alla nascita dell'edificio benedettino, mentre lo sviluppo e l'assetto definitivo del monumento coincisero con la presa di possesso del tempio da parte dei Frati Minori, e si verificarono soprattutto dal 1313 in poi. Sulle preesistenti strutture romaniche s'innalzarono nuove forme gotiche che si estesero a tutta la grande navata superiore, producendo poi lo splendido complesso absidale: è appunto la felice simbiosi dei due stili che, in fulgida unità coloristica, determina l'avvincente sostanza del monumento. Si notino, nel settore absidale, il raffinato gioco d'incastri pittorici, gli elaborati intrecci degli archetti decorativi, la preziosità dei temi ornamentali.
tratto da www.tourism.verona.it
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