Tratto dalla poesia Ossi di Seppia di E. Montale
OSSI DI SEPPIA - stralcio Là fuoresce il Tritone dai flutti che lambiscono le soglie d’un cristiano tempio, ed ogni ora prossima èantica. Ogni dubbiezza si conduce per mano come una fanciulletta amica.
Là non è chi si guardi o stia di sé in ascolto. Quivi sei alle origini e decidere è stolto: ripartirai più tardi per assumere un volto.
E. Montale (da “Ossi di Seppia”)
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