tipico ospitale paese rivierasco
Situata nel golfo compreso tra Punta Moneglia e Punta Rospo, Moneglia conserva intatto il fascino di angoli nascosti e suggestivi, dai quali il tempo parla un linguaggio antico. I carrugi del centro storico offrono tipiche immagini della vecchia architettura ligure e accanto ai vivaci colori delle bancherelle e dei negozi, sopravvivono i segni ornamentali del passato: architravi e portali in ardesia scolpita, come in Via Vittorio Emanuele, e un nero capitello medioevale in Via Cavour. Moneglia, derivante da “Monilia” che significa gioielli, è compresa tra due antichi castelli genovesi, e vanta antiche origini romane nonchè di importante centro sulla Via Aurelia. Feudo dei Conti Lavagna, nel 1153 fu sottomesso a Genova che nel 1173 fece erigere le fortezze di Villafranca e Monleone. Partecipò con soldati e navi proprie alla battaglia della Meloria (1284) e nel 1397 fu conquistata dalla compagine ghibellina guidata dai Malaspina. Saccheggiata nel1477 dalle truppe del Ducato di Milano, seguì le sorti della Repubblica di Genova. Moneglia diede i natali al pittore Luca Cambiaso (1527-1585) e al poeta melodrammatico Felice Romani (1789-1865). A levante di Moneglia il Castello di Villafranca, originario del 1173 e più volte danneggiato, si presenta oggi in rovina, ma lascia ancora leggere la sua poderosa struttura pentagonale e la torre centrale a pianta quadrata. A ponente, il Castello di Monleone che, pure gravemente danneggiato dagli eventi militari, è stato ristrutturato diventando residenza privata. La Chiesa parrocchiale di Santa Croce, antica pieve probabilmente anteriore al Mille, riedificata nel 1984 in stile barocco, conserva all’interno il dipinto un’Ultima Cena di Luca Cambiaso, una statua del Maragliano e una Croce Bizantina. L’attiguo Oratorio del Disciplinanti risale all’XI sec. ed è il più antico edificio esistente, arricchito da una serie di affreschi. La Chiesa di San Giorgio, con il convento e i due chiostri, di origini quattrocentesche, ristrutturata nel secolo scorso, possiede un trittico di San Lorenzo e Santi Francescani attribuito a Giovanni Manzone, dipinti di San Ludovico in Trono con Santi di G. Barbagelata, L’Adorazione dei Magi di L. Cambiaso, la Circoncisione di B. Guidobono del 1699, San Giorgio attribuito al Rubens, San Francesco Saverio di G. B. Carlone e Madonna con Santi e Anime purganti di G. B. Carlo Dolci, oltre a pregevoli statue lignee. La piccola Chiesa di San Lorenzo risale al secolo XIII. Molto interessante il territorio compreso tra Sestri, Riva e Moneglia, che rappresenta quella parte della Riviera di Levante caratterizzata da promontori e da punte rocciose dove aspre scogliere incontaminate si alternano a spiagge e a calette dalle acque tranquille e cristalline: Punta Manara, Punta Baffe e Punta Moneglia, zone dove la macchia mediterranea si è conservata nonostante i rischi della cementificazione della costa e dagli incendi. L’intera zona è stata destinata ad Area Protetta con una legge regionale del 1985 la quale individua e disciplina l’intero sistema di aree di interesse naturalistico ambientale, tutelando la quasi totalità della costa tra Sestri Levante e la foce del Magra. L’area protetta Punta Manara-Punta Moneglia, la cui gestione è affidata ad un Comitato di Coordinamento di Enti locali avente sede presso la Comunità Montana Val Petronio di Casarza Ligure, interessa i Comuni di Sestri Levante, Moneglia, Casarza e Castiglione Chiavarese ed è perciò l’unica del sistema levantino ad appartenere territorialmente alla provincia di Genova. La costa di Moneglia, con la spiaggetta rocciosa della Valletta, con le insenature della Ruspea, con il Parco Regionale, con la scogliera di Vallegrande, con Punta Rospo e la spiaggetta rocciosa dell’Orto dei Preti, rappresenta dunque un’oasi incontaminata che regala una luce mediterranea e cristalline trasparenze accompagnate dal profumo delle pinete e dal colore salmastro del mare. Moneglia è inoltre una delle cinque spiagge italiane prescelte dalla Comunità Economica Europea che hanno avuto l’assegnazione della bandiera blu, un riconoscimento che la Cee assegna giudicando le qualità ambientali. Tra le manifestazioni ricorrenti la Sagra e Mostra Mercato dell’Olio d’Oliva nel mese di marzo e il Premio Letterario intitolato a Felice Romani.
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