piccolo borgo costiero
A metà strada fra Rapallo e Chiavari, s’inserisce l’abitato di Zoagli, affacciato su un breve arenile, sovrastato dalle arcate del viadotto ferroviario e aperto in un tratto di costa rocciosa. L’esistenza di un castellaro preromano d’altura, indica il precoce popolamento della località, che in seguito fu centro romano di una certa importanza. Feudo dei Fieschi Conti di Lavagna, appare citato per la prima volta nel 1158, col nome di “Joagi”. Passato sotto l’influenza di Genova agli inizi del secolo VIII, ne seguì le sorti, pur conservando particolari privilegi, insieme alle vicine Chiavari e Rapallo. Di particolare interesse il centro di Zoagli offre la Parrocchiale di San Martino che, edificata nel 1725 e ricostruita dopo l’ultima guerra, conserva all’interno un ciborio del ‘400, un dipinto cinquecentesco di T. Piaggio, due statue di A.M. Maragliano del XII sec. e notevoli affreschi ottocenteschi. Ai lati dell’abitato due torri cinquecentesche ricordano i tempi in cui occorreva difendersi per preservare, tra gli altri aspetti, le importanti tradizioni artigianali della produzione di velluti in seta, lavorati secondo una tecnica esclusiva orientale diffusasi nel XVI sec. Lasciata Zoagli il litorale cambia e, costeggiando l’incantevole scogliera sempre rivestita di verde e ricca di minuscole cale di ormeggio, si giunge alla minuscola Chiesa della Madonna delle Grazie, del 1430, che presenta, all’interno, un articolato ciclo di affreschi cinquecenteschi.
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