nel centro di Roma fino al 1 giugno 2006
inaugurazione della terza stagione della rassegna concertistica “Los Conciertos del Cervantes” che celebra due anniversari di particolare rilievo per la cultura spagnola: il 70° e il 60° anno dalla morte di - rispettivamente - Federico García Lorca e Manuel de Falla, due fra i maggiori rappresentanti della cultura europea del XX secolo. Ricordarli insieme è voluto poiché, García Lorca e De Falla, furono legati da fraterna amicizia e uniti in una lunga e feconda collaborazione artistica nel comune intento di riscoprire e valorizzare la musica popolare spagnola. Tra le novità di questa terza rassegna, la collaborazione con l’IILA (Istituto Italo Latino Americano) nel cui mirabile salone degli Specchi del Palazzo Santacroce, sua sede, si terrà la maggior parte dei concerti. I repertori proposti nei ventuno appuntamenti musicali, sotto la direzione artistica di Pedro Oltra, percorrono un lungo arco di tempo: dal medievo fino alla musica contemporanea. L’ingresso a tutti i concerti è libero fino ad esaurimento dei posti.
In virtù della collaborazione dell’Instituto Cervantes con l’IILA si presenterà, per la prima volta in questa rassegna, musiche Latinoamericane durante tutte le serate del programma. Un’altra collaborazione è stata istituita con la Casa del Jazz di Roma nella cui sede si terranno due concerti: il primo, il 28 febbraio con un tema raramente proposto “Folclore immaginario Italia-Galicia” un Jazz ibrido fra musica classica ed etnica. Il secondo appuntamento, il 20 aprile con l’Hot Piano Trio è un appuntamento con la storia del Jazz, sono proposti, infatti, brani di Armstrong, Ellington, Gershwin ecc.
Non mancherà, in questa nuova edizione, la musica spagnola interpretata da giovani talenti italiani come scambio culturale e segno di amicizia.
La serata inaugurale Il prossimo 18 gennaio presso l’Istituto Italo Latino Americano alle ore 19, si aprirà la terza rassegna de Los Conciertos del Cervantes con l’esecuzione integrale in prima assoluta a Roma delle Canciones populares españolas, trascritte e arrangiate da Federico García Lorca, oltre, le celebri Siete Canciones di Manuel de Falla unitamente alle Cinco canciones populares argentinas del compositore argentino Alberto Ginastera. Mezzosoprano Elisabetta Lombardi, al pianoforte di Cinzia Pennesi.
Accostando Las Siete Canciones populares españolas di De Falla alle Canciones di García Lorca si nota che mentre il secondo si accosta alle melodie popolari con rigore filologico, il primo non si limitò a scrivere un semplice accompagnamento ma compì spesso un’opera di elaborazione melodica e armonica. È evidente poi che la parte pianistica di Falla è ben più complessa di quella che il poeta scrisse per sé tenendo presente le sue limitate capacità tecniche.
La composizione delle Siete Canciones populares españolas di De Falla avvenne a Parigi nel 1914, poco dopo l’inizio della seconda guerra mondiale. L’occasione fu data da una cantante spagnola di Malaga che dovendo tenere un concerto all’Odeon di canzoni spagnole cercava la sua collaborazione. La prima canzone El paño moruno è identica alla nota canzone popolare; la melodia dell’Asturiana è quella popolare ma l’accompagnamento la rende quasi irriconoscibile; la Seguidilla Murciana è prettamente folcloristica mentre gran parte della Jota è originale di De Falla. La Nana è un canto di culla andaluso; il Polo è originale del compositore. Dopo che ebbe terminato le canzoni De Falla si rese conto che le stesse non sarebbero state adatte per quella serata, poiché troppo elaborate, il pubblico si aspettava canzoni folcloristiche con chitarra e castañettas e dunque, non le avrebbe apprezzate, perciò, non furono eseguite. La prima esecuzione avvenne il 14 gennaio del 1915 all’Ateneo di Madrid nell’interpretazione di Luisa Vela con De Falla al pianoforte nell’ambito di una manifestazione organizzata in onore di Joaquín Turina.
Las Canciones Populares di Lorca nascono dalla ricerca sulle melodie popolari spagnole, in special modo sul flamenco. Infatti, l’incontro fra García Lorca e De Falla sarà l’inizio di una grande amicizia e di una lunga e feconda collaborazione artistica. Nel 1922 promossero a Granada la Fiesta e il Concurso de Cante Jondo con l’intento di salvare una tradizione musicale e popolare che si andava perdendo.
Federico García Lorca, pur non essendo propriamente un politico, fu uno dei 30.000 abitanti di Granada che pagarono con la vita per aver appoggiato la giovane democrazia spagnola. Il mattino del 19 agosto di 1936 fu rapito e fu fucilato senza alcun processo. Il suo corpo non venne mai ritrovato. I suoi scritti furono bruciati e il suo nome fu cancellato dalla cultura spagnola fino alla caduta del regime franchista. Manuel de Falla scelse la via dell’esilio.
Alberto Ginastera (Buenos Aires 1916 – Ginevra 1983) è considerato una delle figure preminenti della musica latino-americana del XX secolo. Dopo un primo periodo da lui definito di “nazionalismo oggettivo” ispirato ai canti sudamericani, emulando Bartok, De Falla e Stravinskij, adottò un linguaggio più libero con tecniche seriali e uso di microintervalli. E’ a questo primo periodo che risalgono le Cinco canciones populares argentinas (1947) che l’instituto Cervantes presenta nella sua III Rassegna.
I concerti del Cervantes. III Rassegna concertistica 2006 Dal 18 gennaio al 1 giugno 2006 Istituto Italo-Latino Americano Palazzo Santa Croce Salone degli Specchi Piazza Benedetto Cairoli, 3 – Roma Ore 19.00 http://roma.cervantes.es/MenuCultura Ingresso libero
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