con l'antica e preziosa Madonna nera
La Valle Agordina è un tranquillo paese situato in una verde conca circondata da una splendida cornice dolomitica. Si adagia in una verde valle tra i monti Framont e Celo, chiusa all' estremità superiore dalla catena montuosa del San Sebastiano. E' attraversata dai torrenti Bordina e Missiaga che da sempre hanno influenzato nel bene e nel male le vita del paese. I boschi ed i monti che circondano il paese offrono uno spettacolo variopinto e diverso in ogni stagione. Dal paese, in pochi minuti di macchina, si può salire al Passo Duran, ai piedi della Moiazza, un valico di grande bellezza, formato da pascoli e prati che d' estate diventano incantevoli oasi di pace.
La Valle Agordina è formata da caratteristiche e antiche borgate (vile), un tempo nettamente separate tra loro da piccoli campi coltivati. In una di queste vile, Fades, in una nicchia ricavata nel muro di una casa è conservata un'antica e preziosa "Madonna nera" che è il simbolo religioso del paese.Ogni villaggio ha comunque la sua storia: Conaggia, ad esempio, con i resti del suo castello e delle fortificazioni, è posto a controllo dell'antica via d'accesso verso est della vallata; a Cugnago, con il "casal" e il "sass de Calon", sono stati ritrovati numerosi reperti medioevali. L'attività agricola pastorale di un tempo è rappresentata da una moltitudine di "scofe", "casei" e sentieri, quest'ultimi parzialmente abbandonati da parecchi decenni ma che sono oggi oggetto di riscoperta e valorizzazione. E' il caso di un'antica via che collegava La Valle con Forno di Zoldo attraverso Forcella Moschesin e Forcella Giaon.
Da vedere
La Madonna Nera Ricavata nel muro di una casa, la statua risale al XVI secolo e fu recuperata dalle rovine provocate dalla "Boa", la grande frana che nel 1701 travolse parte del paese.
La Chiesa parrocchiale Eretta dal 1703 al 1706, è dedicata a San Michele Arcangelo. Nel suo interno sono conservate alcune opere di pregio: l'altare maggiore del Besarel e due tele dei pittori A. Lazzaroni e N. Ridolfi. Assai singolare è la lapide interna, posta sopra la porta laterale destra, che riporta i tre voti che i parrocchiani fecero per tenere lontano le sciagure.
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