La Riviera di Levante: Chiavari

La Riviera di Levante: Chiavari

turismo a 360 gradi

Le origini di Chiavari si possono far risalire a circa 2500 anni or sono, come dimostrano i reperti archeologici trovati durante gli scavi effettuati in Corso Millo ed oggi conservati nel Museo Archeologico di Palazzo Rocca. Alcuni preziosi cimeli, come vasi e monili di forme orientalizzanti e pendagli di provenienza nordica, testimoniano una rete di rapporti commerciali con popolazioni transmarine e trasmontane. Chiusa da mura di cui rimane oggi solo qualche residuo sulla collina di Ri ed una torre, la cittadina fu tra il 1817 e il 1859 importante centro sia economico che culturale, grazie alla sua favorevole posizione, e soprattutto grazie alle capacità creative e all’ingegno dei suoi cittadini che con le loro opere hanno contribuito al suo sviluppo. La cittadina, che oggi conta circa 30.000 abitanti, conserva intatta la vitalità commerciale del passato, ben visibile nel movimentato centro storico, cuore pulsante di un’economia in continuo sviluppo. Sotto gli antichi portici si susseguono colorate le vetrine dei numerosissimi negozi, tra i quali alcune botteghe artigianali che sopravvivono alle leggi dell’evoluzione tecnologica, e della produzione industriale. A tal proposito Chiavari può fregiarsi di due produzioni artigianali note e famose in tutto il mondo: le sedie ed il macramè. Le sedie, i cui modelli più famosi sono la Parigina e il Campanino, sono prodotte artigianalmente con grande precisione, pezzo per pezzo, e hanno la caratteristica di unire, oltre all’eleganza, l’estrema leggerezza e robustezza. Il macramè, il cui nome deriva dalla fusione di due parole arabe, Mhrame (frangia) e Ramè (nodo), è una tecnica molto particolare dell’incrociare e annodare fili con l’abilità delle dita, fino a costituire un merletto dal disegno geometrico, per lo più terminante con frange. Nonostante la tecnologia, che con le moderne macchine ha interrotto o rarefatto molti produzioni tradizionali, il macramè continua ad essere prodotto manualmente mantenendo inalterato l’interesse che suscita, anzi a ccrescendolo via via che la moderna meccanizzazione è sempre più ossessiva. Che Chiavari mantenga tradizioni artigianali lo dimostra l’interesse suscitato dal Mercatino dell’Antiquariato che ha luogo in Carrugio Dritto la seconda domenica di ogni mese ed il sabato che la precede. Oltre alle incantevoli vecchie botteghe artigianali poste sotto i famosi portici del centro, Chiavari offre interessanti visite presso il Museo Archeologico, con sede all’interno del Palazzo Rocca, il Museo Diocesiano con sede al primo piano del Palazzo Vescovile, la Biblioteca del Seminario, il Museo Storico Risorgimentale “Rivarola”, il Museo Arte Precolombiana, presso Villa Norero, la Pinacoteca Civica di Palazzo Rocca, il Parco Villa Rocca, la Galleria d’Arte Contemporanea, la Biblioteca e Società Economica, e Palazzo Rocca edificato nel 1629 e che oggi ospita il Museo Archeologico, il primo piano è a disposizione per mostre e la Civica Galleria. Altri importanti edifici sono: Palazzo dei Portici Neri in Via Ravaschieri con ristrutturazioni secolo XVII, Palazzo Municipale in Piazza N.S. dell’Orto del XVIII sec., Palazzo di Giustizia in Piazza Mazzini del XIX sec. che incorpora la Cittadella del secolo XV con torre del secolo XVI, Palazzo Falcone-Marana in Via Raggio del XVII sec., Palazzo Scalzi-Gagliardo Salita Levaggi del XVIII sec., Palazzo della Società Economica di Via Palazzo Ghio in Piazza San Giovanni e Palazzo Rivarola in Via Rivarola. Il Castello, in Salita al Castello, fu edificato nel 1167 per volere dei consoli genovesi e smantellato nel 1575 dai Doria.

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