è oggi tra le principali porte d'ingresso all'isola
Lo sviluppo della città è strettamente collegato alla presenza del suo porto. In origine posizionato a sinistra della trecentesca Torre Aragonese, all'imbocco delle banchine, fu ampliato nel corso dell'Ottocento. Nel 1756 Carlo Alberto III fece iniziare la restaurazione completa del porto e nel 1765 i lavori vennero conclusi con la creazione di due moli che recingevano circa 5 ettari di superficie d'acqua, a formare un quadrato. Sotto il governo piemontese Porto Torres cominciò a trarre vantaggio dalla sua collocazione geografica, che la vedeva vicina a località come Nizza e Genova. I collegamenti con il continente s'intensificarono con il relativo sviluppo commerciale e il completamento della strada Carlo Felice (1828) contribuirono alla rinascita della città. Lo scalo di Porto Torres è oggi uno dei più importanti dell'intera isola garantendo collegamenti con Genova, Tolone, Marsiglia, Ajaccio.
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