è sede distaccata dell'Università "La Sapienza" di Roma
Latina è un comune con circa 110.000 abitanti, sede vescovile e capoluogo dell'omonima provincia, è situata nel cuore della pianura Pontina, a 62 km. a sud di Roma, 21 metri sopra il livello del mare.
Seconda città della regione dopo Roma per numero di abitanti, è un importante centro agricolo, industriale (industria farmaceutica e chimica) e del terziario. La città è stata fondata durante il regime fascista il 30 giugno del 1932 con il nome di Littoria, nell'ambito delle opere di bonifica delle paludi pontine, quindi costruita nel suo nucleo originario e inaugurata il 18 dicembre dello stesso anno, mutuando il proprio territorio comunale per la maggior parte da quello di Cisterna di Roma (attualmente Cisterna di Latina). Fu eretta a capoluogo della neonata provincia nel 1934. Con la caduta del fascismo, il suo nome mutò nel 1946 in Latina. Della struttura fortemente razionalista si conserva il piano regolatore del centro di fondazione realizzato dall'architetto Frezzotti e una ventina di edifici, monumenti e piazze, tra cui alcuni a firma di Duilio Cambellotti e Angiolo Mazzoni, oltre al già citato Frezzotti . Ha avuto un forte sviluppo negli anni Sessanta - Settanta che secondo alcuni ha snaturato l'impianto urbanistico iniziale.
È sede distaccata dell'Università "La Sapienza" di Roma per quanto riguarda le Facoltà di Ingegneria (Informatica, Elettronica, Telecomunicazioni, Ambientale, Meccanica, Aerospaziale), Economia e Commercio, Scienze Infermieristiche e Medicina.
Il comune comprende 16 tra borghi e frazioni: Borgo Bainsizza, Borgo Carso, Borgo Faiti, Borgo Grappa, Borgo Isonzo, Borgo Montello, Borgo Piave, Borgo Podgora, Borgo Sabotino, Borgo San Michele, borghi "di fondazione" che presero il nome dai luoghi di battaglia della prima guerra mondiale, seguiti da Borgo Santa Maria, Le Ferriere, Chiesuola,Tor Tre Ponti, Latina Scalo e Latina Lido. Altri toponimi noti del suo territorio comunale sono : Acciarella, Capoportiere, Foceverde, Fogliano, Casale delle Palme, Novella, Casal Traiano, Piscinara Destra, Santa Fecitola.
Il comune fu popolato ("colonizzato", secondo l'ideologia dell'epoca) con l'immigrazione massiccia di coloni soprattutto veneti, friulani ed emiliano - romagnoli (solitamente denominati, nell'insieme, veneto-pontini) , ai quali furono consegnati i poderi edificati dall'Opera Nazionale Combattenti, similmente a quanto operato nei limitrofi comuni della pianura. Lo sviluppo successivo degli anni sessanta e settanta ha portato in particolare verso la città nuovi importanti flussi migratori da Roma, dalla Campania e piu in generale dal meridione italiano; la comunità veneto-pontina sopravvive oggi con i suoi caratteri originari solo nei borghi, la parlata venetofona inizialmente largamente diffusa è ormai quasi totalmente scomparsa, sostituita dal romanesco, in generale le parlate originarie dei colonizzatori sopravvivono oggi solo a livello familiare, mentre a livello sociale benchè ancora comprensibili per la maggioranza della popolazione sono utilizzate solo in talune manifestazioni gergali. Oltre ai flussi migratori già citati vanno ricordati, in particolare per la città, anche quelli di provenienza umbro-marchigiana (risalenti all'epoca della bonifica e della colonizzazione), quelli (ininterrotti) di provenienza lepina, nonché quelli di provenienza Dalmata-Istriota legati alla passata attività in città di un'importante centro profughi nazionale.
Tratto da Wikipedia.org
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