con impianto urbano tipicamente medioevale
Arroccato sui costoni rocciosi del monte Cantenna, che sovrasta Giungano, offre, dalla sua piazzetta panoramica, incantevoli visioni sul golfo di Salerno. Varie e numerose sono le attestazioni del toponimo: Trintinnaria, Trentenaria, Treddinaria, Trentana, Trentenara. Secondo alcuni studiosi l' origine del nome deriverebbe dalla paga ("trenta denari") concessa ai custodi dell' acquedotto che, in epoca romana, raggiungeva Paestum. Secondo Carla Marcato, tuttavia, il toponimo è connesso, più plausibilmente, con misure terriere. Importante presidio militare, utilizzato a causa della sua posizione strategica, Trentinara, posto a dominio della gola di Tremonti, sorgeva presso il valico che collegava la pianura di Paestum con la valle dell'Alento. Il nome del paese compare in un documento datato 1092, nel quale viene menzionato per una donazione effettuata da un certo Gregorio, conte di Capaccio. Da un testamento si ricava che erano feudatari di Trentinara Guglielmo di Altavilla e suo figlio Roberto. Nel documento si parla anche dell'esistenza di un antico castello sovrastante la pianura di Paestum. Numerosi sono i passaggi di proprietà del feudo fino al 1433, quando Trentinara fu posto alle dipendenze di Amerigo Sanseverino, conte di Capaccio e proprietario di altri sedici feudi in Campania. In seguito, proprietari del feudo furono la marchesa Susanna Caracciolo e Bernardino Rota, che detenne il feudo fino al 1575. Tornato nuovamente in mano dei Caracciolo nel Seicento, Trentinara fu poi proprietà dei De Angelis dal Settecento fino ai primi decenni del Novecento. Da Porta Soprana alla Madonna di Loreto Situata, come già è stato circondato, sulla nuda roccia del monte Cantenna, Trentinara presenta un impianto urbano tipicamente medioevale. La sua pianta, a ventaglio, ha il fulcro nella Porta Soprana e i raggi costituiti dalle tre vie principali: via Porta Soprana, via San Nicola, via Castello. L'ingresso principale del borgo è situato à monte, verso la campagna, per facilitare la migrazione tra lo spazio urbano e le zone produttive. Dell'antico castello che dominava il paese oggi non rimane niente: l’unico richiamo della sua presenza è costituito da via castello, nella parte più alta del paese.
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