cavalcata di S. Oronzo, sagra dei vecchi tempi ed altri eventi
Corteo storico-biblico dei Magi 6 gennaio Festa di San Biagio 3 febbraio
E' legata alla leggenda che narra come il Santo riuscì a togliere una spina dalla gola di un moribondo. Nel suggestivo paesaggio della selva ostunese migliaia di pellegrini si dirigono a piedi (alcuni anche scalzi) fino al santuario situato in un'aspra gola dove, in una chiesetta, si trova l'obelisco di San Biagio. La tradizione vuole che, per ricordare l'episodio, prima di officiare la messa il sacerdote tocchi con un dito bagnato nell'acqua santa la gola di ogni fedele, facendo il segno della croce.
Festa della Madonna della Nova la domenica successiva alla Pasqua
Gli ostunesi si recano in visita al Santuario, per poi mangiare un dolce a forma di colomba e con al centro un uovo sodo, detto La Palomma.
La festa del "Barco" Luglio
Si svolge nel rione omonimo e per l'occasione i gruppi folkloristici locali eseguono balli tradizionali coinvolgendo tutti i partecipanti. Durante la festa si possono gustare molti piatti della gastronomia locale.
Estate Ostunese Luglio e agosto
Sagra dei Vecchi Tempi 15 agosto
Lungo le pittoresche stradine del centro storico antichi costumi, mestieri, tradizioni e sapori del passato rivivono grazie agli stessi abitanti del vecchio quartiere. Si possono gustare i piatti tipici della gastronomia locale, osservare gli artigiani mentre intrecciano la paglia, il vimini e il giunco per realizzare panieri e stuoie. E, ancora, ammirare mestieri ormai scomparsi, come l'umbrellare e l'acconzopiatte (l'aggiustatutto), che in particolare aggiustavano ombrelli e oggetti di creta o ceramica, o lu curdelare (funaio), che utilizzando fibre vegetali intrecciate creava le funi che servivano alla costruzione dei fiscoli, i piatti circolari di corda utilizzati per la spremitura dell'olio dalla pasta di olive.
Cavalcata di S. Oronzo 25, 26 e 27 agosto
Secondo una tradizione che si ripropone ininterrottamente dal 1793, ogni anno, in occasione dei festeggiamenti e della solenne processione dedicata a Sant'Oronzo, protettore della città dalla metà del XVII secolo. Nel 1657, infatti, Ostuni e altre località della Terra d'Otranto furono risparmiate dalla peste grazie a un miracolo che la credenza popolare attribuisce al Santo. Di qui nasce la devozione degli ostunesi, che si recano in processione al santuario eretto in suo onore sui costoni del Monte Morrone. La statua in argento del Santo, prelevata dalla Cattedrale, è scortata proprio dai "valicali" a cavallo. La divisa dei cavalieri richiama il periodo napoleonico - casacca rossa, pantaloni bianchi, cappello cilindrico con pennacchio bianco-rosso - mentre il cavallo, oltre ai vari finimenti lavorati, è coperto da una gualdrappa rossa trinata di bianco e ricamata. Un trio di flauto, tamburo e cassa suona per le strade della città il tradizionale motivo della "Cavalcata" durante la novena che precede la festa patronale e la processione che, partendo dalla Cattedrale, interessa il centro storico, i rioni ottocenteschi e la nuova zona commerciale. I partecipanti allo storico appuntamento si trasmettono di padre in figlio l'onore di far parte del drappello di scorta al Santo. Molti fedeli rientrano in Ostuni da altre città d'Italia o dall'estero, per tale appuntamento, rinnovando ogni anno un atto di fede e insieme d'amore per la propria terra.
Mercato settimanale II sabato
Si effettua ogni sabato mattina in un'area attrezzata in via degli Emigranti, nei pressi della Chiesa Madonna del Pozzo.
www.urpcomunediostuni.it
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