tra le più importanti si erge nella città nuova in Via Dante
Immersa in un bellissimo giardino, questa villa liberty venne costruita a partire daI 1886 da Giuseppe Whitaker, nipote dell'imprenditore inglese Ingham che nel 1806 si stabilì in Sicilia, dando vita ad un vero e proprio impero commerciale che include la fondazione di una delle tre maggiori produttrici di Marsala e di una grande compagnia di battelli a vapore. Giuseppe si interessa di ornitologia ed archeologia e soddisfa questi suoi interessi con i viaggi in Tunisia, dove studia gli uccelli (ne scriverà poi un trattato) ed iniziando una vera campagna di scavi sull'isola di Mozia, da lui acquistata. Un'altra sua passione è la botanica. Si fa arrivare alberi da ogni dove e li sistema nel giardino circostante la villa, che diviene casi ricco di specie rare ed esotiche: palme, Sangue di Drago, l'unico esemplare in Europa di Araucaria Rouler ed un immenso ficus magnolioides. La villa diviene ben presto uno dei principali punti di riferimento della bella vita di quel periodo. Si danno feste e si ricevono personaggi importanti, come i regnanti d'Inghilterra e d'Italia. La villa deve celebrare con sfarzo la famiglia. Viene scelta come modello la villa Favard di Firenze, arricchita però di verande in ferro battuto che testimoniano il nascente gusto liberty (bella in particolare quella che si affaccia sul retro). L'arredo interno è curatissimo, ricco di suppellettili orientali (spesso comperati alle aste inglesi più famose) come ad esempio la coppia di elefanti in cloisonnè provenienti dal palazzo reale di Pechino, o la coppia di grandi uccelli acquatici sul dorso di una tartaruga che simboleggiano i quattro elementi (gli uccelli sono l'aria, le tartarughe l'acqua, il serpente avvolto sul collo e tenuto nel becco dell'uccello è la terra e la lanterna che funge da lampada è il fuoco). Ai lavori alla villa partecipano i più bravi artigiani della zona (palermitano è il mobilio della sala da pranzo, tranne il tavolo, inglese) e i più famosi artisti locali del tempo. In particolare spicca il Safar in Tunisia di Lo Jacono (nel corridoio) e il ritratto a pastello alle figlie di Giuseppe, opera di Ettore de Maria Bergler, appeso lungo il bellissimo scalone a spirale che conduce al primo piano, dal fondo decorato, come i soffitti del corridoio, in stile pompeiano. Il vero gioiello di Casa Whitaker è però la decorazione che questo artista ha concepito per la Sala d'Estate: un trompe l'oeil che copre l'intera superficie della stanza (pareti e soffitto) e che la trasformano in una fresca veranda immersa nella vegetazione.
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