le località balenari sono Foxi, Margine Rosso, Sant'Andrea, Flumini e Is Mortorius
Di antiche origini fenicie e in seguito romane, il paese ospita sul territorio i resti di ben 25 nuraghi e altri diversi siti d'interesse archeologico sparsi lungo i 35 km. di costa, vantando una tradizione culturale tra le più importanti dell'isola. D'obbligo la visita alla nota casa museo di Sa Domu 'e Farra (casa della farina), un'antica abitazione agricola tipica del Campidanese, con loggiato e varie stanze, circa 40, ricche di oggetti e strumenti di lavoro utilizzati dalle famiglie locali fino a poco tempo fa. Interessante anche la visita alla piccola chiesa di S. Pietro di Ponte, a quella di S. Maria Cepola (XII sec.) e alla chiesa di S. Efisio. Presso la centrale piazza Azuni si trova la chiesa di Sant'Agata. Lungo la litoranea si aprono diverse spiagge tra cui quella collegata al Poetto di Cagliari, la spiaggia di Quartu, e le località balenari di Foxi, Margine Rosso, Sant'Andrea, Flumini e Is Mortorius. In direzione di Villasimius, immancabile la sosta alla costa di Cala Regina, con la sua torre spagnola e la spiaggia di Mari Pintau. Per chi ama i panorami è consigliabile un'itinerario a Capo Boi, in direzione est, dal quale si ammira lo stupendo Golfo di Carbonara. Nell'immediato entroterra, adiacente il paese di Quartucciu, una comoda strada porta alla località di Is Concias-S. Pietro in Paradiso, vicino alle Montagne dei Sette Fratelli, dove si trovano la tomba dei giganti Sa Domu 'e S'Orcu (casa dell'orco), nel suo genere tra le più interessanti della Sardegna. Ancora, nell'abitato di Selargius, è la bella chiesa di S. Giuliano (XI-XII sec.); qui ogni anno si tiene la Settimana Selargina, festa tradizionale con messa inlingua campidanese durante la quale si celebra il matrimonio selargino tra due giovani vestiti con costumi locali. Infine, nella località di Sestu sono ammirabili la parrocchiale di S. Giorgio, in stile gotico del XVI sec. e la chiesa campestre di S. Gemiliano, romanica del XIII secolo.
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