Albanella nella storia

Albanella nella storia

...e cosa visitare

Il paese è a circa 25 km. da Capaccio sulla prima fascia di colline alle spalle della Piana di Paestum. Le origini di Albanella risalgono al IX secolo anche se il ritrovamento di tombe, databili intorno alla fine del V secolo a.C., attesta che in quel luogo erano presenti insediamenti di Greci o Lucani della vicina Paestum. Albanella appartenne alla Baronia di Fasanella. Tali beni furono confiscati in seguito alla partecipazione di Riccardo Francesco alla congiura di Capaccio contro Federico II. In seguito re Carlo I di Angiò riassegnò Albanella a Gilberto di Fasanella. Nel 1465 Ferrante d'Aragona assegnò Albanella a Roberto Sanseverino, conte di Caiazzo, il quale nel 1484, con assenso reale, donò al figlio Giovan Francesco il feudo, comprendente tra gli altri Felitto, Roscigno, Serre, Campora e Persano. Da quel momento vari altri signori si sono succeduti nel possesso di Albanella, fino all'abolizione del feudalesimo. Delle sue antiche origini resta il segno tangibile del sito archeologico di Zona Cerrina: gli scavi, ancora in corso, hanno riportato alla luce tra l’altro i resti di un'antica fonte battesimale, la cui data è ancora da definire con precisione.
Da visitare il centro storico con chiese e palazzi in buono stato di conservazione, e, a pochi km dal centro il Bosco Camerine, oasi del WWF.

Centro storico di Albanella
Da visitare è la Chiesa di S. Sofia: costruita nel 1500, presenta una pianta a tre navate, con all'interno un antico organo a canne perfettamente funzionante, la statua di S. Sofia, patrona della cittadina, con le sue tre figlie.
Ed ancora: la Chiesa di San Matteo, databile agli inizi del XV secolo, con due navate ed un campanile in stile romanico, decorato con modanature policrome; la Chiesa della Congrega del Carmine, in origine cappella gentilizia incorporata in un palazzo del XVIII sec., ora scomparso; il Palazzo Pinto-Albini, a pianta romana con pozzo centrale e cappella ed una scala di ispirazione vanvitelliana; il Palazzo in Vico Sant'Antonio costruito nel '500 come convento e trasformato nel 1728 in abitazione; il Palazzo in Piazza San Matteo, detto il Castello, risalente al XV sec. e ristrutturato recentemente, dapprima casa marchesale sede della corte baiulare e successivamente adibito a carcere; il Palazzo Capozzoli - Rizzo, costruito nel 1723, dove e' possibile apprezzare i resti di stucchi di tipo barocco; Il Palazzo di Via Trento, del 1727, la cui corte centrale è pavimentata con vasoli di pietra locale, arricchita da un prezioso lavatoio di eccezionale fattura; il Palazzo Palmieri, del 1700, edificio gentilizio con alcuni affreschi; ed, infine, il Palazzo Spinelli, edificato su tre livelli nella seconda metà dell'ottocento.

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