Visita al paese di Pertosa

Visita al paese di Pertosa

su tutto le grotte

Piazza S. Benedetto è il cuore del centro Storico. La piazza, ornata da una fontana arricchita da stallattiti e stalagmiti, è il centro sociale ed economico del paese.

Chiesa di S. Maria delle Grazie.
Conserva due pregievoli dipinti: l'affresco della Madonna delle Grazie a cui è dedicata la chiesa, di autore ignoto del 1400, con la sovrapposizíone di un polittico datato del 1625.
Troneggia nell'abside della Parrocchia il grande quadro della Immacolata, del 1598, di cui è autore Bernardo Lama, anche egli discepolo del Sabatini, il quale, come è risaputo fu a sua volta discepolo di Michelangelo.

Le grotte
Un verde intenso, lussureggiante, accompagna il visitatore fino all'antro della Grotta di Pertosa. Nella semioscurità una barca a fondo piatto attende chi vuole addentrarsi nell'oscurità della terra. Nessun rumore disturba la visita, né remi, né motori. La barca scivola lentamente sull'acqua, trainata e spinta da un barcaiolo che si fa strada, a forza di braccia, afferrando un cavo d'acciaio sospeso.

Ci si allontana dolcemente dalla luce; la barca urta l'altra sponda e il rumore sordo avverte che si è già arrivati, ancor prima che l'occhio si sia abituato all'oscurità. Pochi istanti e la barca è ormai lontana. Si è soli dall'altra parte e non resta che addentrarsi nella grotta per esplorare un mondo diverso. Nell'immaginario comune si crede che le viscere della terra siano disabitate, silenziose e spettrali, uno scenario da incubo che risveglia timori di buio e morte. Non è così.

Le grotte hanno i loro colori opalescenti, riflessi nell'acqua, amplificati abilmente da luci artificiali che creano fantasiosi giochi di ombre: il Trono, la Sfinge, il Vescovo, l'Elefante, la Murena, sono solo alcune delle tante suggestioni che stalattiti e stalagmiti generano nel tempo.

L'itinerario sotterraneo continua a sorprendere.
Ora l'attenzione dell'occhio riesce perfino a notare che non si è completamente soli: piccoli insetti ciechi con lunghe antenne si muovono a balzi alla ricerca del guano; qualche pipistrello solitario, raccolto nelle ali, è aggrappato in piccoli anfratti, immerso in un profondo letargo.
Lontano dai rumori assordanti dell'esterno, si riesce facilmente a percepire il suono delle gocce sulla roccia, lo sbatter d'ali dei pipistrelli che, disturbati dalla luce della torcia, improvvisano un volo disorientato.
La Vecchia Dimora dei Pipistrelli, la Sala delle Spugne, il Braccio delle Meraviglie, sono nomi che evocano immagini fiabesche, dove è possibile percepire una nuova dimensione del reale. Il Salone, ultima grotta dalla grande volta, richiama lo sfarzo di sontuose sale da ballo, ornate di fregi e lampadari di cristallo, atmosfera ideale per regalarsi un sogno.
La misura del tempo si cristallizza nell'avvicinarsi della stalattite alla stalagmite, creando una sorta di segnatempo, a forma di clessidra, che svela il segreto dell'eternità.
Interessante è la flora e la fauna presente all'interno delle grotte che è rappresentata da muschi, licheni e pipistrelli che godono di un ottimo habitat.

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