tra le altre Palazzo Cappi, Torre della Rocca Magna, Villa Sorra
Il nome di Castelfranco deriva dalla fondazione medievale del Borgo Franco (o Castello Franco) ad opera dei Bolognesi nel 1226 sull’attuale centro storico del paese. Le origini invece sarebbero legate al centro di Forum Gallorum, situato nei pressi dell’attuale area denominata Prato dei Monti, ma ancora non sono state trovate le prove materiali per questa identificazione. Il centro di Forum Gallorum risalirebbe all’epoca di occupazione celtica (IV - II secolo a.C.). Da visitare, lungo la Via Emilia, la parrocchiale di S. Maria, a tre navate ampliata nell’Ottocento, e la chiesa di San Giacomo, ricostruita nel XVI sec.. Accanto a S. Maria è Palazzo Piella, sede del Museo Civico Archeologico e della Parrocchia, ove soggiornò Carlo V nel 1530, durante il viaggio che lo portò a Bologna, per essere incoronato Re d’Italia e del Sacro Romano Impero. Ad occupare il fronte principale della Via Emilia, Palazzo Cappi, costruito nella seconda metà del Settecento dalla famiglia Cappi, con portico tardo barocco composto da undici campate ad arco ribassato su pilastri dorici. Nella frazione di Piumazzo, si trovano la parrocchiale del Sacro Cuore di Gesù, costruita all’inizio del secolo scorso, il Castello, di cui rimane il Torrazzo, un tratto della fossa, dei terrapieni e la Torre della Rocca Magna, l’oratorio di San Colombano, il Santuario della Madonna della Provvidenza, eretto nel 1817. A Panzano si trovano l’ottocentesco oratorio della b.v. dei prati, la chiesa dei SS. Filippo e Giacomo e l’oratorio della Madonna degli Angeli, lungo la Via Emilia, oltre al Castello di Panzano (1599). A Gaggio in Piano è la chiesa di San Giovanni Battista; a Manzolino la chiesa di San Bartolomeo, l'oratorio della Madonna dell’Oppio e quello di S. Maria di Gaville. A Recovato c’è la chiesa di San Maurizio; a Riolo San Pietro; a Rastellino S. Maria delle Nevi e a Cavazzona la Bastia del XVIII sec., palazzo della Posta. Altri itinerari si suggeriscono a Villa Sorra, progettata da Giuseppe Antonio Torri e Francesco Maria Angelini, che è un significativo esempio di barocchetto emiliano; nel XIX sec. viene modificato il piazzale antistante l’ingresso principale con la realizzazione di una percorso circolare di 140 mt. di diametro (la cavallerizza), che serviva al transito delle carrozze. Sempre in quel periodo viene realizzata la fontana, di fronte alla scalinata della villa e la portineria.
Come arrivare: Autostrada A1, uscita Modena Sud, poi strada statale 623 e 9 fino a Castelfranco Emilia.
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