Tradizioni del Carnevale di Castelnovo di Sotto

Tradizioni del Carnevale di Castelnovo di Sotto

storia dei costumi

Nel periodo dell’anno che precede immediatamente la primavera, a cominciare dal giorno di sant’Antonio Abate, fino alla vigilia del primo giorno di Quaresima, mentre la neve comincia a sciogliersi, ma il tempo resta incerto, il mondo sembra impazzire: é Carnevale.
A Reggio Emilia le tracce del Carnevale risalgono al XIII secolo, alla ben nota cronaca di Salimbene da Parma che descrive, per criticarla, la vanità dei reggiani, alcuni dei quali nel 1287 "presero a prestito vesti delle donne, e vestiti da donne cominciarono loro giochi, e andavano per la città attorno in torneamenti; e per avere vie più apparenza di donne, con biacca imbellettavano le maschere che si mettevano al volto, non curandosi delle pene a ciò comminate........ Alcuni anni prima del corrente millesimo alcuni mugnai di Reggio, con una certa astuzia e malizia, domandarono ed ebbero dai frati Minori alcune tonache usate e vecchie, .....se ne valsero poi a vestirsi nel carnevale in abiti di frati Minori, e dopo il tramonto del sole ballarono e cantarono sulla pubblica strada."
Nel 1558 le campagne del reggiano erano state devastate da una terribile peste che distrusse buona parte della popolazione. Quattro anni dopo, tuttavia, nel 1562 il podestà di Castelnovo di Sotto, Benedetto Rinaldi, concedeva la licenza della maschera per il Carnevale, permetteva inoltre di far feste, suonare e ballare, dichiarando, come premessa, di ritenere " cosa honesta che i sudditi che sono sotto il suo governo pigliano spassi honesti poi che la qualità dei tempi nel Stato delle cose lo comportano." Ma, a parte ciò, niente altro sappiamo del modo in cui queste feste si svolgessero.
Per avere notizie più soddisfacenti bisogna arrivare all’Ottocento, quando l’Archivio Storico di Castelnovo di Sotto comincia a fornire documenti che finalmente ci parlano con un po’ più di generosità. A meno che qualche avvenimento particolare non venisse a consigliare diversamente, il Carnevale era considerato come dedicato " per antica costumanza all’allegrezza" ed il Prefetto concedeva l’uso della Maschera tramite le gride, che ci forniscono preziose informazioni: prima di tutto la Mascherata si fa continuamente a Castelnovo di Sotto, in secondo luogo ha un "capo" e passa da una in altra abitazione a ballare. Infine essa é accompagnata da suonatori.
Le Mascherate che incontriamo a Castelnovo di Sotto erano composte da 7-10 persone, che, fino alla metà del secolo, sono sempre e solo uomini: le parti femminili erano interpretate da uomini travestiti. La Mascherata aveva una Guida e un Direttore: quest’ultimo era colui che "inventava" l’argomento da trattare e componeva le rime; la "guida" era colui che materialmente conduceva per via le maschere e che recitava le rime. La Mascherata si recava processionalmente di casa in casa, accompagnata dai suonatori e dalla gente del paese che via si veniva radunando dietro di loro. Nell’ultima casa visitata ci si fermava per il ballo con cui si concludeva la festa.


Comune di Castelnovo Di Sotto