itinerario naturalistico in val d'Arda
Tempo di percorrenza: 4 ore
Difficoltà: per escursionisti esperti
Periodo consigliato: essendo in pianura il periodo estivo risulta eccessivamente caldo.
Come arrivare alla partenza
Uscita al casello autostradale della A1 “Fidenza”, quindi si prende la statale n. 9 bis per Salsomaggiore Terme fino ad imboccare una strada laterale in corrispondenza di un bivio, sulla destra, immediatamente dopo Ponte Ghiara. Arrivati a Scipione Ponte, si seguono le indicazioni per Vigoleno e Borla e, percorsi 1.750 mt., si devia sulla destra, per una strada sterrata che porta ad uno spiazzo con staccionata, dove è possibile lasciare il mezzo di trasporto.
Percorso
La località di partenza viene comunemente denominata Tre Pioppi per la presenza di splendidi esemplari arborei di pioppo bianco che si alzano maestosi poco più a valle. A non più di 300 mt. da qui si scorge, sulla sponda opposta e seminascosta dalla vegetazione, il nucleo storico di San Genesio dove da visitare è la bellissima chiesa dedicata alla Madonna della Mercede e l’oratorio del XIII sec. con un mosaico raffigurante San Genesio. Ritornati al punto di partenza si inizia la camminata che si snoda parallelamente all’alveo del Torrente Stirone, dove si possono notare una serie di scarpate morfologiche che, in una sorta di gradinata, si affacciano al greto del torrente, che si trova a scorrere nel settore centrale e più depresso. Dopo un centinaio di metri il sentiero costeggia una staccionata in legno messa in opera alla sommità della sponda fluviale e dopo essersi allontanati dal greto, si trova un sentiero che si immerge nella vegetazione. Lungo la carraia prosegue il percorso pedonale del parco, mentre seguendo il sentiero che si snoda parallelamente si raggiungono le piazzole di un percorso vita che è indicato da frecce su sfondo azzurro. Tenendo la carraia si arriva proprio di fronte ai tre monumentali pioppi bianchi e seguendo il sentiero si costeggia la sponda, dove si può notare come il corso dell’acqua incida di circa un metro il materasso alluvionale deposto in precedenza. Si arriva all’ampia area attrezzata di Colombara detta Bocca, e si riprende il cammino seguendo le indicazioni del percorso vita e dopo aver passato la scarpata fluviale si presenta poco più avanti una grande quercia sul bordo sommitale. Dopo aver costeggiato la scarpata e dopo aver superato un fosso si sale in cima alla scarpata, raggiungendo infine il piano sul quale si trova, poco lontano l’abitato Scipione Ponte. La strada provinciale Salsediana risale la scarpata e lambisce Montata dell’Orto, una località che ha dato interessanti rinvenimenti dell’Età del Bronzo. Riprendendo il cammino e attraversando la strada provinciale, successivamente si guada il Rio Stirpi alla sommità di una briglia. Circa 200-300 mt. a valle del ponte, l’alveo del torrente risulta notevolmente approfondito rispetto al piano campagna. Si raggiunge la sommità di una scarpata e si può osservare da questo punto come il torrente, grazie a fenomeni di erosione, tende ad allargare le curve del canyon da esso inciso. Si costeggia il greto sotto la scarpata fluviale, sulla cui parete argillosa si può osservare l’accesso circolare dei cunicoli scavati dal gruccione, per la costruzione del suo nido nel terreno. L’andamento della corrente fluviale non permette di proseguire lungo il greto, così si interrompe l’itinerario avendo raggiunto il punto estremo del percorso programmato.
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