artigianato, folklore, gastronomia
L’antichissima tradizione culturale delle popolazioni del Parco è testimoniata dalle numerose ed elaborate lavorazioni artigianali, dalla creazione di gustosi prodotti tipici della gastronomia e dalle caratteristiche espressioni folkloriche locali che ancora oggi sopravvivono al tempo, svolgendo una importante funzione culturale e di richiamo turistico. E’ impossibile citare tutte le peculiarità e le produzioni tipiche dei 44 co-muni e delle centinaia di borghi e frazioni capillarmente diffusi nel vasto territorio del Parco; in ognuno di questi luoghi, il visitatore troverà manifestazioni popolari, oggetti artigianali e prodotti gastronomici meritevoli di essere conosciuti. Per l’artigianato, si segnalano alcune realtà tra le più significative, come i ceramisti di Castelli, i maestri sellai di L’Aquila, i ramai di Tossicia, gli scalpellini di Amatrice, i carbonai di Arquata del Tronto.
Come non ricordare, poi, tra le manifestazioni la “Perdonanza Celestiniana” di fine agosto a L’Aquila, la triennale rievocazione storica della “Battaglia di Lepanto” a Spelonga, l’”Estate Laga-Gran Sasso” con musica popolare internazionale, folklore e teatro da giugno a settembre nel versante teramano. Ed ancora, il programma “Amiternum”, ciclo di incontri ed eventi di musica etnica e folklore nei centri della Alta Valle del-l’Aterno, le splendide rievocazioni storiche alla Fortezza borbonica di Civitel-la del Tronto e alla Rocca medievale di Arquata del Tronto in agosto, la “Sagra degli spaghetti all’amatriciana” ad Amatrice sempre in agosto, la tradizionale “Sagra delle lenticchie” di S. Stefano di Sessanio in settembre; la “Festa del Vino” a Castiglione a Casauria, il rito preistorico del “Fuoco di Natale” a Nerito di Crognaleto, il “Presepe Vivente” di fine anno a Cerqueto, la Marcia di sci da fondo di Campo Imperatore in febbraio.
Ma l’esaltazione più vera e genuina dell’arte e delle capacità degli abitanti del Parco si esprime nella varietà e nella qualità dei prodotti gastronomici: dalle “virtù” teramane alle “olive all’ascolana”, passando per lo zafferano aquilano e i tipici “timballi”; e poi, formaggi, insaccati, carni, scamorze, tartufi, funghi, lenticchie, farro, castagne, miele, dolci, olii, vini e mille altre prelibatezze di montagna, tutte da gustare in ogni periodo dell’anno e in ogni centro del Parco.
da www.gransassolagapark.it
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