Bergamo, pittore, dipinti, pittura lombarda, Jacopo Negretti, Val Cavallina
(Venezia 1544-1626) Jacopo Negretti, detto Palma il Giovane, pronipote del bergamamsco Palma il Vecchio, si formò a Venezia inun clima caratterizzato dalla contrapposizione tra la scuola veneta e quella romano-fiorentina: la prima dominata da Tiziano, mentre la seconda rappresentata da Raffaello e Michelangelo. Jacopo esordì all’età di vent’anni entrando al servizio di Guidobaldo II della Rovere, per il quale eseguì a Urbino copie di Raffaello e Tiziano; soggiornò quindi a Roma (1567-70), dove frequentò ambienti manieristici. Di ritorno a Venezia, dove condusse a termine la Pietà di Tiziano, la sua formazione si venne maturando sotto gli influssi “luministici ed il movimento drammatico” del Tintoretto, il “verismo” del Bassano, lo “stile decorativo” del Veronese. Palma il Giovane ebbe grande fortuna nella bergamasca e provincia dominata per secoli dalla pittura veneta. In Val cavallina lo troviamo nelle parrocchiali di Bianzano e Ranzanico.
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