del Bacchiglione e del Brenta
Il tessuto urbano di Padova è fortemente condizionato dalla presenza di numerosi corsi d'acqua, formati dall'intrecciarsi delle acque del Bacchiglione e del Brenta, che donano a molti angoli della città scorci suggestivi. In passato, tali corsi d'acqua erano fondamentali per l'economia cittadina, in particolar modo per la presenza di numerosi mulini e per la loro evidente funzione commerciale, in particolar modo per congiungere la città con la vicina Venezia e gli altri centri della provincia di Padova. Inoltre, i canali han rappresentato a lungo un valido complemento delle opere di fortificazione della città. I corsi d'acqua cittadini principali sono: * il Tronco Maestro, ovvero il ramo del Bacchiglione che costeggia il centro storico ad ovest e a nord, fino alle Porte Contarine; * il Naviglio Interno, che si dirama dal Tronco Maestro presso le Porte Contarine e costeggia il centro storico a sud e ad est, seguendo quello che era il percorso del Medoacus; * Canale Piovego, anch'esso derivato dal Tronco Maestro presso le Porte Contarine e quindi diretto verso il Brenta e quindi Venezia, delimitando a nord le mura cinquecentesche; * Canale di Battaglia, antico scavo che si dirige verso i centri a sud della provincia e che origina in quel della località Bassanello dal Bacchiglione; * Canale Scaricatore, scavo recente per convogliare fuori dal centro cittadino le acque del Bacchiglione, fondamentale difesa contro il pericolo di alluvione; * Canale Brentella, antico scavo ad ovest di Padova che porta al Bacchiglione le acque del Brenta. Le opere di interramento dei canali cittadini, in particolar modo del Naviglio Interno a partire dagli anni '50, ne hanno decretato un lungo periodo di abbandono, oltre naturalmente ad aver alterato irreparabilmente lo stretto connubio tra Padova e le sue acque. È solo negli anni '90 che si è assistito ad un recupero delle vie d'acqua cittadine, ora percorse nuovamente da imbarcazioni.
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