Museo nazionale della Siritide

Museo nazionale della Siritide

a Policoro, voluto dall'archeologo Dino Adamesteanu

È del 1969 questo museo voluto dalla tenacia e dall'interesse del grande archeologo Dino Adamesteanu (tra i più grandi scopritori della Basilicata archeologica, con Rùdiger e Lattanzi), che ha voluto riunire qui tutti i reperti provenienti da Siris, da Heraclea, dalle valli dei fiumi Sinni e Agri. Nella Sala I trova spazio la Preistoria, con il Neolitico e l'Età dei Metalli (VI millennio a.C.-1000 a.C.). Vi sono documentati l'allevamento, l'agricoltura, la ceramica, l'arrivo di pastori nomadi con civiltà orientale. Nella Sala II vi sono i resti dell'antica Siris, secondo Strabene fondata agli inizi del VII secolo a.C. alla foce del Sinni. Interessante per un'indagine economica appare l'anfora con 102 barrette di piombo (forse dei pesi) che probabilmente avevano anche un valore di baratto. Nelle Sale III e IV vi sono testimonianze di Heraclea, fondata nel 433 a.C. da coloni tarantini. Molto interessante è l'esposizione di coroplastica (artigianato artistico su terracotta), le statuette votive femminili. Le sale V e VI ospitano le necropoli: il rito più usato è quello dell'inumazione (per i neonati in grossi vasi). La tomba più importante è quella datata 400 a.C., trovata nel 1963 (sudest del castello), con moltissimi vasi di produzione proto-italiota. Nelle Sale Vll e VIII vi sono i reperti delle valli dei fiumi Agri e Sinni: notevoli i reperti del Santuario di Anglona (Tursi), soprattutto le falere d'oro. Il Parco Archeologico è organizzato in insulae in cui i resti delle case hanno fondazioni a secco in ciottoli e pavimenti in cotto: le zone sono divise tra quartieri abitativi e quartieri di lavoro (kerameikos). Più lontana l'area sacra con i resti del tempio di Demetra.

Policoro - Via Colombo, 8
Tel. 0835 972154 - Fax 0835 973842
Apertura: tutti i giorni, dalle 09:00 alle 20:00 - Martedì dalle 14:00 alle 20:00
Chiusura: Martedì mattina, Natale e Capodanno
Ingresso: € 2,50 intero - € 1,25 ridotto
E' visitabile il parco archeologico gratuitamente

da www.aptbasilicata.it

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