sulla Costa Rei nell'area del Sarrabus
La località si trova nella regione chiamata Sàrrabus, vicino al fiume Flumendosa, terra particolarmente vocata alla produzione di agrumi. Frequentato fin da epoche remote, subì la dominazione pisana, quella aragonese (1324) e infine il feudalesimo sotto il contado di Quirra fino al 1839. Particolarmente affascinante il paesaggio caratterizzato da una ricca flora che si sviluppa grazie alla vicinanza dello Stagno di Colostrài, a circa 10 km., dove trova l'habitat ideale una popolosa avifauna con rare specie migratorie, come chiurli e pittime. Poco distante dal centro si trovano le rovine del Castello di Gibas e, poco oltre, l'insenatura di Porto Corallo dominata da un'imponente torre. A nord, verso Villaputzu, si trova una delle zone meno popolate della Sardegna, chiamata Salto di Quirra con un castello che guarda la Valle di Flumini Dulci. Nelle adiacenze della statale 125, da non perdere una sosta ad uno dei maggiori esempi di arte tardoromanica dell'isola, la chiesa di S. Nicola risalente al XIII secolo. Le belle spiagge di Muravera si raggiungono percorrendo la statale 125 Orientale Sarda in direzione sud. A circa 4 km. dal paese si trova la grande spiaggia di San Giovanni, seguita da quella di Torre Salinas, della Foce del Flumendosa, presso l'omonimo fiume, di Porto Corallo. Altre spiagge sono quelle di Feraxi, Portu S'Illixi e di Colostrài, presso l'omonimo stagno, oltre la quale s'incontra Capo Ferrato. Proseguendo ancora più a sud inizia la famosa spiaggia di Costa Rei, con l'omonima località turistica che si estende per circa 8 km. di litorale. Per chi vuole ammirare uno splendido panorama è consigliabile salire al Monte Ferru, facente parte del complesso roccioso di Capo Ferrato, la cui vista abbraccia tutta l'area degli stagni e il tratto di mare sino alla foce del Flumendosa e alla Costa Rei. Tra le rilevanze storiche dell'abitato sono da segnalare il Portico Petretto, nelle vicinanze di piazza Sant'Antonio, costruzione in pietra di fine Ottocento, e la Chiesa di S. Nicola di Bari, eretta nel XV secolo in stile tardo gotico. Diversi i siti archeologici, raggiungibili a poca distanza: nuraghe di S'Acqua Seccis, in cima a una collina in località S'Enni, Scalas, complesso di 42 menhir tra i più interessanti della Sardegna, Cuili Piras del quale si apprezza l'allineamento di numerosi menhir, Piscina Rei, sito che oltre alla presenza di un complesso megalitico con 22 menhir, offre resti romani di età imperiale. L'economia locale, benché basata sul turismo, ha una tradizione agricola soprattutto derivante da produzioni agrumicole note su tutta l'isola; il settore artigianale vanta la produzione di tappeti e tessuti realizzati con telaio di legno; infine importante anche la costruzione delle luneddas, antichissimo strumento musicale ad ancia.
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