belle passeggiate nei dintorni
Il primo paese che si incontra ascendendo la Valle Soana, Ingria ha origini risalenti al popolo dei Salassi, poi sottomessi dai romani che giunsero in queste impervie zone alla ricerca di metalli preziosi. Ingria fu compresa nelle lotte fra il ramo dei San Martino e quello dei Valperga e quindi prese anche parte alla insurrezione dei Tuchini, in seguito repressa dai Savoia. Ciò che colpisce di questi territori è la tenacia degli abitanti che sono riusciti a costruire le proprie abitazioni e le proprie borgate in piccoli spazi rubati alle rocce; l’assenza di terreni adatti all’agricoltura e la scarsità di pascoli, hanno spinto molti valligiani a divenire “magnin”, ossia arrotini, oppure ad intraprendere altre attività spostandosi. Ingria si estende a cavallo di due versanti, che culminano rispettivamente all destra e alla sinistra orografica del Soana, nell’Uja e nella zona del Colle del Pra. Particolarmente interessanti sono le passeggiate nei dintorni. Nei pressi di Frailino si apre il Vallone di Codebiollo o di Verdassa, ricco di mulattiere che si snodano tra i boschi, i corsi d’acqua e le borgate circostanti, quali Bettassa, Beirasso e Querio. Proseguendo si giunge a Belvedere, in posizione panoramica a valle di Pont d’Ingria, il capoluogo. Dal centro si può proseguire per la mulattiera che porta alle frazioni di Rivoira e Camprovardo; ai piedi del Monte Serena c’è Reverso. Oltre il Soana, verso Ronco, Mombianco e Salsa. Risalendo il vallone di Codebiollo, è possibile giungere al Lago della Mionda e ai Laghi di Canaussa.
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