La natura della Valle d'Aosta è un incontro impetuoso
L'approccio con la natura della Valle d'Aosta, è un incontro impetuoso con un mondo del quale sovente si è auspicata l'esistenza, avvolgente come una fuga dalla realtà. La morfologia è senz'altro invasa dalla maestosità delle Alpi Graie e delle Pennine, le quali ostentano rispettivamente, le prime, il Monte Bianco (4.807 mt.), il Gran Paradiso (4.061 mt.), la Grivola (3.968 mt.), il Ruitor (3.486 mt.), il Mont-Maudit (4.468 mt.); al secondo gruppo appartengono il Rosa (4.527 mt.) e il Cervino (4.478 mt.) contornati dalla Piramide Vincent, dal Gran Combin di oltre 4.000 mt. e da altre caratteristiche montagne come il Mont-Velan, Les Jumeaux, la Becca de Leseney, la Tersiva e il Mont-Emilius che raggiungono tutte un'altezza superiore ai 3.500 mt. Esse ospitano ghiacciai per circa 190 Kmq. molti dei quali accessibili al grande pubblico. Il contatto dell'uomo con la natura e i suoi grandi monti è qui attento e rispettoso, consapevoli di una grandezza sovrastante e di silenzi infiniti interrotti solo dal rotolio di massi dalla discesa di un seracco o dall'eco delle acque torrentizie. Tra i cumuli di detriti di falda, fatta di sassolini anonimi si possono ammirare meraviglie del mondo minerario. Nel gruppo del Monte Bianco si trovano: l'adularia, l'epidoto, la fluorite rosa ed azzurrina, il quarzo affumicato e l'ametista; a St. Marcel è stato rinvenuto il violano, varietà del diopside, dove furono scoperti i più grandi cristalli di braunite. Tra i solfati la slavikite. sono inoltre presenti vestigia di miniere di ferro, rame, amianto, carbone ed oro, quest'ultimo è stato recentemente trovato allo stato nativo o incastonato in cristalli di quarzo.
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