Itinerario religioso a Felino

Itinerario religioso a Felino

chiese e oratori

chiesa arcipretale di Felino
E' dedicata alla Beata Vergine della purificazione; è nominata per la prima volta nel "capitulum seu Rotulus Decimorum" del 1230; la Chiesa attuale, rimaneggiata nel 1600, ricorda in varie sue parti, come la parte bassa del campanile, lo stile romanico; la cupola e la cella campanaria, distrutte nel 1896 da un fulmine, vennero totalmente rifatte.

chiesa di Barbiano
Della Chiesa non si ha alcuna memoria anteriore alla pergamena del 1230, redatta sotto il Vescovo Grazia, tuttavia si può dedurre, da un complesso di vari fatti, che questa Chiesa debba annoverarsi non solo tra le plebane ma anche tra le matrici.

chiesa di Cevola
Conosciuta per il suo originale campanile, che consiste in un alto olmo secolare che accoglie dal 1848 tra i suoi rami due campane, non è però molto antica; la sua veste è secentesca ed il suo aspetto è molto più di piccolo oratorio che di parrocchia.

chiesa di S. Ilario Baganza
L'origine della Chiesa è antichissima e presenta varie fasi costruttive: la prima antecedente al 1322, la seconda corrispondente a questa data per opera di Giacomo Tofania di Borgo S. Donnino, e la terza al 1686; del primo periodo rimangono diverse sculture romaniche: due capitelli, due marmi erratici, una pietra detta "di S. llario", oltre all'abside e murature varie.

chiesa di S. Michele Gatti
Nel 1144 la Chiesa è ricordata in una bolla di Papa Lucio II in cui figura di proprietà del Monastero di S. Giovanni; nell'elenco delle Pievi e delle Chiese battesimali, della seconda metà del sec. XIV, è nominata semplicemente come nell'estimo de11354 e non era fornita di fonte battesimale; tra il 1520 e il 1560 divenne parrocchia. La Chiesa, che tradisce una certa vetustà, fu rifatta nell'epoca barocca.

chiesa di S. Michele Torre
Il pontefice Pasquale II nel 1105 dona ai Benedettini la Chiesa di S. Michele unitamente ad altri beni. La Chiesa fu completamente trasformata nel 1600.

Oratorio di S. Rocco (Casale di Felino)
Ricordato per la prima volta nei documenti della visita di Monsignor Giovanni Battista Castelli, Vescovo di Rimini, alla diocesi di Parma nel 1578-79, è da ritenersi uno degli oratori più antichi in diocesi di Parma, eretti in onore di questo Santo. Nel 1792 l'Oratorio fu donato dai fratelli Cella alla parrocchia di Carignano, da questa data, dunque, i parroci di Carignano celebrano la Messa nei giorni festivi e solenizzano la festività di S. Rocco. E' stato restaurato nell'estate del 1985. L'interno è ad un'unica navata con la volta a botte e contiene uno stupendo trirrico attribuito al cremonese Francesco Tacconi sopra la porta d'ingresso, raffigurante l'Annunciazione, la Trinità e la Crocefissione.

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