Itinerario Appennino Ravennate

Itinerario Appennino Ravennate

Riolo Terme, grotta Re Tiberio, Orridi rio Basino, Parco Carnè, Brisighella, grotta Tanaccia, Casola Valsenio, Giardino delle erbe officinali


L’Appennino ravennate
Lasciando la pianura, si inizia a salire nella fascia pedecollinare, dove la vegetazione varia dai querceti di fondovalle fino alle faggete sommitali, per arrivare poi agli alti crinali appenninici spazzati dal vento. Da Brisighella fino alla valle del Santerno, ci troviamo di fronte ad un imponente affioramento gessoso che crea un suggestivo paesaggio detto Vena del Gesso. Si tratta di un lungo serpentone di selenite che corre parallelo all’asse appenninica e su cui ogni era geologica ha lasciato una traccia che ancora oggi è facile leggere. Nei pressi di Riolo, oltre alle terme, sono da visitare la Grotta di Re Tiberio e gli Orridi di Rio Basino che, grazie alle cascatelle e pozze d’acqua che scorrono nelle cavità a cielo aperto, hanno assunto la fama di luoghi fiabeschi. Molto interessante è anche la visita al Parco Carnè di Brisighella, che si estende per 60 ettari e può ospitare nelle sue strutture i visitatori, i quali possono anche avvalersi di un’ottima segnaletica che li guiderà, a piedi o in mountain bike, attraverso tutto il parco se non addirittura attraverso tutta la Vena del Gesso, da Riolo a Brisighella. Sempre all’interno del Parco molto interessante è la visita a Grotta Tanaccia in cui sono stati rinvenuti resti di suppellettili preistoriche. E’ consigliabile attraversare questa zona a piedi o a cavallo per potersi addentrare nei tanti piccoli borghi che lo punteggiano e per ammirare la natura che qui è particolarmente rigogliosa, con funghi, tartufi e prodotti del sottobosco. Tanti sono anche i sentieri che si addentrano nei boschi di faggio, rovelle e carpino che, a seconda della stagione, si tingono di tonalità differenti. Passando per Casola Valsenio ci fermiamo ad ammirare il Giardino delle erbe officinali, che è il più celebre d’Italia ed il più importante d’Europa e grazie al quale il paese vanta oggi l’appellativo di “Paese delle Erbe”. Esso ospita 400 piante impiegate in tanti campi (da quello alimentare a quello cosmetico e così via) e fu fondato nel 1938 dal prof. Augusto Rinaldi Ceroni, che partì da un piccolo appezzamento e per circa 40 anni continuò la sua sperimentazione riuscendo poi a convincere gli esperti del settore sulla possibilità di coltivare specie officinali. Agli inizi degli anni ‘70 l’Azienda Regionale delle Foreste incaricò il professore a realizzare un Giardino Officinale poco fuori dal paese e da allora ogni anno è tappa di migliaia di esperti, studenti o semplici curiosi. Oggi la sua superficie è di circa 4 ettari di terreno e ha come fine quello di far conoscere queste particolari piante e le loro proprietà, continuando tuttavia nelle ricerche, studi ed sperimentazioni, effettuate direttamente da personale che opera all’interno della struttura. Anche i turisti sono invitati ad approfondire le proprie conoscenze, questo grazie ad un centro multimediale, un museo ed un laboratorio attrezzato appositamente per la didattica. Sempre a Casola, possiamo ammirare uno dei tesori verdi di tutta la Romagna, ovvero la strada della lavanda che percorre tutta la valle del Senio e lungo la quale non è difficile trovare alloggio in una delle tante aziende agrituristiche che offrono tranquillità e, ovviamente, un’ottima gastronomia che privilegia l’uso di prodotti naturali e ricette tradizionali. Segnaliamo in particolare i piatti a base di cinghiale, polenta, formaggi ovini e caprini ed il porcello, tra le specialità della zona.