in Alta val d'Arda
Nell’alta Val d’Arda, già quasi al confine con la Liguria, circondato da montagne da sogno, è un territorio abitato già anticamente, riemerso, in seguito, alla luce delle cronache durante la resistenza partigiana. Siamo a Morfasso, comprensorio comunale di grande interesse paesaggistico ed ambientale, immerso in una natura florida e, per alcuni tratti, ancora selvaggia. La sua storia è quella della Val d’Arda dei tempi antichi quando, all’incirca trentamila anni fa, la zona era già abitata dai nostri antenati. Successivamente si passa all’epoca romana, periodo durante il quale già erano tracciati molti degli itinerari che congiungono la nostra provincia con il territorio ligure, ma che rimasero purtroppo, probabilmente perché più impervi e pericolosi, sempre in secondo piano rispetto a quelli che travalicano gli Appennini. Il suo sbocco verso il mare è chiuso a sud da una barriera di monti, tra cui ricordiamo il monte Santa Franca, che dà inizio al crinale e segna lo spartiacque tra il comune di Morfasso e i comuni di Bettola e Farini. Gli altri baluardi che compongono il crinale sono il monte Menegosa, il monte Lama, il Groppo di Gora, Pellizzone e Carameto. Lo stesso torrente Arda nasce proprio da questi rilievi. All’origine venne sbarrato con una diga, attorno ai primi decenni del Novecento, allo scopo di far affluire acqua con regolarità ai terreni coltivati della pianura; il grande lago artificiale che si incontra sulla strada che collega Morfasso a Lugagnano deriva infatti dalla costruzione della diga. Esplorando il territorio circostante al paese, di notevole importanza è il Parco del Monte Moria, ampia e bella area verde che si trova nella parte settentrionale del comune, vicino al confine con il comune di Lugagnano. Genericamente chiamato anche “Parco Provinciale”, si tratta di un vasto altopiano circondato dal monte Moria, dal monte Rovinasso e dal monte Croce dei Segni e ricoperto da faggi, castagni e conifere. Scendendo lungo il corso dell’Arda si trova un bellissimo ricordo dell’epoca longobarda, successiva alla caduta del dominio romano: si tratta dell’Abbazia di Tolla, centro del potere che assoggettò un vasto territorio fino al dodicesimo secolo. In verità, ciò che oggi si può apprezzare in località Casella di Monastero, sono solo le rovine di successive costruzioni annesse all’Abbazia, importante centro strategico e di comunicazione tra l’ultima frangia dell’Emilia e i passi che segnano il lungo cammino verso gli Appennini e quindi verso Roma, vale a dire la leggendaria via Francigena. Trascorsero i secoli e il territorio di Morfasso venne aggregato al ducato di Parma e Piacenza, sotto il potere dei Farnese, che qui però si faceva poco sentire, tant’è che la zona fu famosa per lo sviluppo del contrabbando con la Toscana e la Liguria e per i conseguenti scontri tra i contrabbandieri e le forze dell’ordine dell’epoca. Paese di passaggio e di alterne fortune, anche i suoi abitanti ne seguirono le sorti. Per sfuggire dalla povertà e dagli scarsi proventi che poteva offrire l’agricoltura, iniziò una massiccia emigrazione verso paesi di tutto il mondo, soprattutto nel Settecento e nell’Ottocento: molti in America e Inghilterra, altri in giro per l’Europa, reinventandosi un lavoro, una professione, dando vita soprattutto ad attività artistiche, come giocolieri e ammaestratori di belve, esibendosi così nelle strade o nei circhi. Destino decisamente poco consono alle origini del nome “Morfasso”, che, secondo una possibile interpretazione, deriva da “moram facere”, ovvero sostare, per indicare la sua nascita come accampamento stabile dei romani impegnati nella guerra contro le popolazioni della Liguria.
Visita al territorio
Addentrandosi nel cuore del paese, da non perdere è la visita alla chiesa antica, datata sedicesimo secolo e successivamente ritoccata nel diciottesimo. Con la facciata chiara, disposta su due livelli e due lunghi porticati laterali, esalta il suo rosone centrale, apparendo quasi una finzione da fiaba in questo paesaggio d’incanto; la torre campanaria con l’orologio riporta la memoria indietro nel tempo, come se tutta la modernità non fosse qui mai arrivata. L’interno è luminoso, a tre navate, e le file di archi laterali sono sostenuti da colonne lisce sormontate da capitelli decorati. Dal centro del paese si dipanano i più belli e affascinanti itinerari del territorio piacentino, che portano alla scoperta delle bellezze della nostra provincia. Da qui si raggiungono il già citato parco di Monte Moria, come anche andare in visita al monte Lama e Menegosa, alla Rocca Casali per poi avventurarsi lungo le pareti, attrezzate e frequentate palestre di roccia. Il Lama e il Menegosa sono due vette rocciose di enorme rilevanza paesaggistica: la prima, sormontata da una croce di ferro, offre alla vista la Val Ceno; la seconda rappresenta un balcone naturale da cui guardare la Val D’Arda e la Val Nure. Un altro interessante itinerario, che ben si fonde con quello di interesse naturalistico e storico, è quello enogastronomico e anche in questo caso la tradizione del luogo ha molto da raccontare… Morfasso e il suo territorio è patria dei tradizionali piatti piacentini e, non a caso, si fregia di Comune sostenitore del progetto “Mangiare piacentino”. Qui sorgono agriturismi tra i migliori della provincia, per degustare gli ottimi tortelli, anolini in brodo, pisarei e faso, tagliatelle ai funghi, selvaggina, cinghiale in umido, funghi freschi, tartufi e salumi, come il tradizionale salame a pasta grossa, pancetta e coppa. Il tutto accompagnato dalla buona produzione vitivinicola dell’alta Val d’Arda, favorita dall’aria sana e da un clima particolarmente favorevole. Morfasso è inoltre sostenitore del circuito “Agriturismi d’eccellenza della provincia piacentina” (www.agriturismipiacentini.it), con una rappresentanza dei più qualificati locali di ristorazione agrituristica del territorio provinciale, come La Risorgiva, Alla Cassinetta, Cà Ciancia e il Parco Monastero.
dove a Morfasso Azienda Agrituristica La Risorgiva di Paolo Calestani Tel. 0523.918338 fax 0523.918338 http://larisorgiva.agriturismipiacentini.it La Risorgiva si segnala tra le strutture agrituristiche più qualificate del territorio provinciale. Per questo è segnalato come “agriturismo d’eccellenza della provincia piacentina”, mantenendo fede alla vocazione di un territorio comunale particolarmente noto per la qualità della ristorazione. E’ facilmente raggiungibile percorrendo la statale che da Carpaneto Piacentino porta a Velleia Romana, per poi seguire le indicazioni per San Michele dove poi si trovano le segnalazioni sia per l’agriturismo, come anche per la località Oddi, dove sorge la struttura. Un’ottima cucina valorizzata da un servizio cordiale ed impeccabile, fanno dell’Agriturismo La Risorgiva una tappa immancabile nel circuito dei migliori locali di ristorazione piacentina.
Azienda Agrituristica Alla Cassinetta di Pallastrelli Claudio Loc. Ghirone, 1 Tel. 0523.918509 http://allacassinetta.agriturismipiacentini.it Dove la natura di un ambiente incontaminato sovrasta su ogni cosa, dove pace e serenità sono elementi di tutti i giorni, qui sorge Alla Cassinetta. Sulle colline dell’alta Val d’Arda, a 900 metri di quota, questa bella casa in pietra è il rifugio ideale dove trovare ristoro e relax, riprendendo il giusto ritmo di una vita sana. A qualche minuto da Morfasso, in direzione Bardi, attraverso fitti boschi che aprono qualche squarcio su vedute fortemente suggestive, Alla Cassinetta è agriturismo d’eccellenza della provincia piacentina, il circuito che seleziona e premia la qualità della cucina e dei servizi offerti. E a questa filosofia si sono ispirati Elena e Claudio, che danno il benvenuto con la spontanea cordialità tipica di questi luoghi.
Agriturismo Ca' Ciancia di Davide Croci Loc. Cà Ciancia Tel, 0523.914167 - 0523.914233 http://caciancia.agriturismipiacentini.it Ca' Ciancia non è semplicemente un agriturismo, ma è molto di più… La struttura, estremamente suggestiva, bella ed accogliente come poche, vanta un’antica storia, che ha origini risalenti i primi anni dell’ottocento. E la storia di questa casa è anche la storia della famiglia Croci, oggi rappresentata da Davide, il quale prende il nome dallo stesso nonno, precursore della storia imprenditoriale di questo ceppo familiare. Pare quindi che il nome sia legato al destino di continuità dei Croci.
Agriturismo Parco Monastero soc. coop. a.r.l. loc. I Rabbini di Monastero Tel. e fax 0523.914257 http://parcomonastero.agriturismipiacentini.it/ Aderente al circuito agriturismi d'eccellenza della provincia piacentina, la cooperativa agricola Parco Monastero si estende lungo la fascia dell'Alta Val d'Arda e produce in regime di biologico. In grado di accogliere fino a 110 coperti, 30 dei quali all'aperto, dispone anche di una capacità ricettiva di 50 posti letto. E' inoltre Fattoria Didattica e organizza una serie di iniziative e di attività di intrattenimento, di carattere culturale, sportivo, ricreativo...
Roberto Rossi
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