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Itinerari in mountain bike Comacchio - Casone Foce (Museo delle Valli) Lunghezza del percorso km. 3,8 asfaltati Si può cominciare con una visita al centro storico di Comacchio che propone angoli e scorci di grande interesse culturale ed artistico. Dall’antico quartiere di San Pietro, attraverso il ponte omonimo ci si può dirigere verso il seicentesco ponte degli Sbirri, di fronte al quale si erge il manufatto che meglio rappresenta le caratteristiche lagunari della città, l’imponente Trepponti, disegnato dal grande architetto Luca Danese. Fu costruito nella prima metà del Seicento ed è’ formato da cinque ampie scale a tutto sesto su altrettanti canali, con in cima un rialzo in pietra d’Istria e due torrette. Dopo un’occhiata alla Pescheria ci si dirige verso la piazza sovrastata dall’antico campanile e dalla seicentesca Loggia del Grano o dei Mercanti. Oltre la piazzetta Ugo Bassi si arriva alla cattedrale di San Cassiano con il campanile; proseguendo poi, verso ovest, attraverso il tipico acciottolato, si arriva al loggiato dei Cappuccini che, formato da 142 archi, confluisce a ridosso del santuario dell’Aula Regia. Il tratto più suggestivo del centro storico lagunare può essere percorso anche a bordo di una barca che offre un servizio gratuito da marzo ad ottobre. Da via Trepponti si prosegue sulla circonvallazione e dopo 300 mt., sulla sinistra, è situato il ponte mobile di San Pietro, superato il quale, affiancando l’argine Fattibello per circa 4 km., si arriva alla stazione di pesca Foce all’interno del Museo delle Valli.
Museo delle Valli - Oasi Zavella Lunghezza del percorso km. 12 Il museo delle valli comprende anche la visita a tre antichi casoni da pesca: Coccalino, Pegoraro e Serilla. Sono stati fedelmente ricostruiti con le suppellettili e gli attrezzi legati all’esercizio dell’attività della pesca, riproducendo così il tipico ambiente vallivo. L’itinerario parte dalla stazione di pesca Foce e, si prosegue fiancheggiando l’argine Fattibello, si gira a sinistra al bivio con la strada Istria in direzione Anita. Arrivati in strada Fiume merita una sosta la zona archeologica paleocristiana di Santa Maria in Padovetere, con i resti dell’antico complesso medievale. Giunti all’incrocio con la strada Anita e girando a sinistra, si arriva all’Oasi Zavela, che consente di osservare una ricca ornitofauna con numerose specie di folaghe, germani, corrieri, fratini, pittime e combattenti.
Oasi Zavelea - Oasi Boscoforte Lunghezza del percorso km. 16,8 Dall’oasi Zavelea, proseguendo per strada Argine in direzione sud, si giunge Anita, affiancando la valle Fossa di Porto. Si prosegue quindi in direzione di Bando ed Argenta. Prima dell’ingresso al paese di Anita, si devia a sinistra, imboccando la strada denominata Rotta della Martinalla, percorrendo, prima, un tratto asfaltato di qualche km., e poi, un altro tratto sterrato che porta all’argine del Reno. L’oasi di Boscoforte è un vero e proprio paradiso naturalistico e la sua penisola si estende dall’argine del fiume Reno, presso S. Alberto, per circa 6 km.. La vegetazione è caratterizzata dalla salsola soda associata alla rughetta marina, dal limonio, tamerice e da altri esemplari. L’osservazione della fauna è di sicuro interesse, infatti sono presenti folaghe, mestoloni, canapiglie, volpoche, gabbiani corallini e rosei, cavalieri d’Italia, conigli e cavalli allo stato brado. Seguendo l’argine del fiume Reno per circa 10 km si arriva alla S.S. Romea.
I sette Lidi Partendo da Porto Garibaldi, si transita sul lungomare in direzione nord per arrivare a Lido degli Scacchi e Lido di Pomposa. Continuando si raggiunge Lido delle Nazioni, sul lungomare Italia; percorrendo viale Francia e arrivati all’incrocio con strada Acciaioli, si gira a destra, da qui si apre un paesaggio veramente incantevole caratterizzato da valle Bertuzzi, sulla sinistra, e dalla vista del Lago delle Nazioni, a destra. Alla fine della strada si prende a destra continuando per via Lido di Volano, dove è possibile una visita o una sosta-pausa presso la pineta per poi arrivare al lungomare. Per il ritorno verso Porto Garibaldi si può percorrere la pista ciclabile fiancheggiata da tamerici ed altre piante selvatiche. Si affianca il canale navigabile di Porto Garibaldi fino ad arrivare al faro, dopodiché si ritorna sul molo e si prende il traghetto che conduce sull’altro lato a Lido degli Estensi. Qui si prende il viale principale (via Tasso, viale Carducci e viale delle Querce) con i suoi locali mondani e raffinati negozi, fino a giungere al canale Longonovo. Da qui ha inizio Lido di Spina. Superato il canale si gira a destra percorrendo tutto viale Raffaello Sanzio fino al largo degli Artisti.
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