Il territorio di Rofrano

Il territorio di Rofrano

ideale base di partenza per interessanti escursioni

...Del clima temperato sono pruova gli agrumi, che vi allignano. L’aura del mare tempera la troppo rigida influenza dei monti, e questi calmano la furia de' venti, e la rabbia di Sirio [...]
l’atmosfera è pura, e rare volte offuscata da nebbie ad onta de’ fiumi, perché questi a rapido corso."
Lo scorrere del tempo non ha mutato il paesaggio e le suggestioni così mirabilmente descritte dal Canonico D. Ronsini in una cronaca del 1873.

per la sua posizione baricentrica fra i centri costieri e le vette più elevate del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano rappresenta la base ideale per diverse mete di visita. Il Massiccio del Cervati, il tetto della Campania con i suoi 1.898 mslm, offre scenari naturali affascinanti e coinvolgenti. Spettacolari fenomeni carsici si sviluppano lungo le aspre pendici dando vita a gole, inghiottitoi, forre e sorgenti dalle limpide e fresche acque.
Alcune di queste emergenze sono presenti nel comprensorio dell’Alta Valle del Mingardo mentre altre sono raggiungibili in brevissimo tempo da Rofrano. Ne sono esempi le imponenti ed oscure forre scavate dal Fiume Faraone o Mingardo nei calcari e nelle più tenere litologie del flysch del Cilento con impareggiabili giochi di luce riflessa nei salti d’acqua; la Grava di Vesalo, imponente condotto ipogeo in cui spariscono le acque del Torrente Milenzio dopo un salto nel vuoto di circa 100 metri; l’Affondatore di Vallivona pozzo carsico che si apre all’interno di una valle di deposito glaciale; manifestazioni evidenti dell’azione dei ghiacciai sommitali presenti oggi come relitti morfologici e visibili sulla vetta del Cervati, propongono emozioni ineguagliabili.
Emozioni accresciute dalle altre variegate dotazioni naturalistiche del territorio: le mutevoli colorazioni stagionali dei boschi di cerro e di castagno alla quote basse e del bosco di faggio alle quote più elevate, la percezione dei radi abeti e dei tassi testimoni di una presenza ormai rarefatta, gli eleganti cromatismi delle tante specie di orchidee spontanee, le essenze officinali, le evoluzioni regali di rapaci diurni che si librano in volo dalle alte rupi, la rara lontra ed il fiero lupo, i mustelidi minori... In altre parole, la wilderness di questa parte del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano si offre al visitatore in modo franco, senza mediazioni.

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