racchiude spunti di notevole interesse turistico
Essendo un Comune di considerevole vastità territoriale, Sassari presenta una varietà ambientale che alterna brevi tratti di spiagge bianche a decine di chilometri di scogliere aspre. Alcuni stagni offrono rifugio ideale per la riproduzione e la vita di rarissime specie di uccelli tra i quali il pollo sultano, ormai in estinzione nel resto dell'Italia, e presente qui e in poche altre zone dell'isola. A poca distanza dal centro urbano si apre il lago di Baratz, l'unico lago naturale della Sardegna, protetto da tamerici e pini, ambiente di un'avifauna simile a quella degli stagni, dimora del cinghiale sardo. Sul litorale nord - ovest si possono riscoprire antiche zone minerarie, sfruttate sin dai tempi dei Romani, quali l'Argentiera e Canaglia. Ma il mare è anche quello di Platamona, spiaggia tradizionale dei sassaresi, di Fiumesanto, di Lampianu, di Porto Palmas, di l'Argentiera e di Porto Ferro. Tra la città e il mare numerosi ambienti di notevole interesse naturalistico e le testimonianze archeologiche di un insediamento umano che risale almeno ai tempi del neolitico. A undici chilometri dalla città il monumento megalitico del Monte d'Accoddi, una grande struttura tronco-piramidale che non ha confronti nel resto dell'isola e in tutta l'area mediterranea, e che richiama l'architettura templare mesopotamica del terzo millennio a.C. E' facile inoltre apprezzare il fascino delle domus de janas (case delle fate) caratteristiche tombe ipogee e rupestri del neolitico e neoeneolitico sardo e degli innumerevoli nuraghi presenti nel territorio comunale. Interessanti inoltre i resti della presenza romana del II secolo d.C. e le numerose testimonianze medioevali presenti anche all'interno della cinta urbana.
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