detto anche "di S. Maria Assunta"
Il Duomo o cattedrale di S. Maria Assunta è un vasto tempio romanico continuamente riadattato con elementi gotici, rinascimentali e barocchi. I due "leoni" che reggono le colonne del protiro sono opera di Giovanni Bono da Bissone. Gli interventi rinascimentali riguardano soprattutto la parte superiore della facciata; Alberto Maffiolo da Carrara, nel 1491 vi innalza un attico con quattro nicchie. All'interno il Duomo conserva notevoli capolavori di scultura e di pittura; l'avello dei SS. Mario e Marta e dei loro figli Audiface e Abaco, martiri in Persia, detta "Arca dei martiri persiani" ha una sua storia, quella che segue.
Arca dei martiri persiani l'abate del monastero dei Padri Olivetani di San Lorenzo a Cremona, Antonio Meli, nel 1480 affida l'incarico di terminare l'ornamentazione allo scultore Giovanni Antonio Amadeo che scolpisce "otto formelle", poi riutilizzate in Duomo nel 1813 per adornare due pulpiti ottocenteschi. L'anno dopo i fabbricieri del Duomo, bene impressionati, gli commissionano un rilievo di "S. Imerio elemosiniere" per il frontale dell'arca di S. Imerio in cui riecheggia lo stile del Mantegazza. Ancora a Cremona nel 1482 il canonico del Duomo Isaac Restalli lo incarica di scolpire "l'arca di S. Arealdo". La data del 1484 con la sua firma sta su quattro rilievi marmorei della smembrata Arca, ossia "S. Gerolamo penitente", "S. Francesco stigmatizzato", "Noli me tangere", "Gesù alla colonna". Nel palazzo del Comune di Cremona il "portale rinascimentale" della Sala del Consiglio reca sculture ornamentali con le statue della "Giustizia" e della "Temperanza" che rivelano il suo stile.
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