vope e zucchine alla scapece, melanzane al cioccolato, ndundari, sarchiapone, migliaccio, palamito, scialatielli, caciocavalli, cancavone, passolini, pastiere, casatielli, sanguinaccio, sfogliatelle,
Cucina della Costa d’Amalfi La forte correlazione tra le sorti storiche della Costa e l’alimentazione dei suoi cittadini è dimostrata dal fatto che, ancora fino a pochi anni fa’ le specialità culinarie più raffinate erano destinate solo ai giorni delle feste religiose locali: era solo per osannare il santo patrono comunale che gli abitanti indigeni si dedicavano alla preparazione delle antiche e celebrate pietanze tramandate dai padri della Repubblica. In quei giorni ogni borgo presentava la sua specialità: le vope alla scapece a Cetara nel giorno di San Pietro, le melanzane al cioccolato a Maiori a ferragosto, gli ndundari (pasta a mano) a Minori per San Trofimena, il sarchiapone (zucca lunga farcita) ad Atrani nel giorno di Santa Maria Maddalena, il migliaccio (tipo di dolce) a Praiano, il palamito con la cipolla a Conca dei Marini, ecc.. Superata la metà degli anni ‘70, i ristoratori locali cominciarono a fare alcune varianti di queste pietanze, apprezzate dai visitatori: ci fu il boom della gastronomia più tipica, dagli antipasti a base di insalata e frutti di mare, alici marinate e pomodori essiccati e conservati sott’olio, ai primi piatti a base di carne (cannelloni, crespolini) o di pesce (spaghetti ai frutti di mare) arricchiti dalla bontà della pasta a mano locale di Minori (tagliolini, scialatielli), ai secondi a base di pesce del golfo (gamberoni, totani imbottiti, stocco e patate) o di carne (coniglio alla cacciatora, milza, soffritto), ai formaggi di produzione locale (fior di latte, provole affumicate e caciocavalli), ai contorni dell’orto (zucchine alla scapece, melenzane a funghetti, peperoni ripieni), alla frutta (agrumi della costa e mele “cancavone di Scala, fichi ed albicocche, passolini in foglie di limone), per poi finire con i dolci (pastiere e casatielli, sanguinaccio, sfogliatelle Santa Rosa ed in ultimo delizie al limone); il tutto bagnato dai vini DOC di qualità di Furore e Tramonti.
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