provenivano dall’Illiria
Secondo la tesi maggiormente accreditata tra gli studiosi, i Messapi provenivano dall’Illiria, cioè dall’opposta sponda dell’Adriatico, insieme a tutte le genti- gli Iapigi- che dalla seconda metà del XII secolo avanti Cristo occuparono, a ondate successive, l’antica Apulia. Nella seconda età del ferro, dal VII secolo avanti Cristo, l’originaria unità culturale degli Iàpigi venne a frantumarsi per cui si crearono nell’antica Apulia tre distretti culturali: a Nord la Daunia , al centro la Peucezia, a sud la Messapia. I Messapi ebbero diverse occasioni di contatto con il mondo greco e questo portò a diverse trasformazioni: a partire dal VI secolo a.C. cambiò il modo di costruire; si innovarono le tecniche agricole e artigianali; fu introdotto l’uso della scrittura. Dalle numerose tombe rinvenute, relative al V secolo a.C., emerge significativa la presenza di prodotti di importazione, in particolare vasi legati al consumo del vino, come crateri e coppe, che furono imitati più tardi, nelle forme e nel repertorio decorativo, da alcune officine locali. Non mancarono tuttavia motivi di tensione, soprattutto per la presenza della colonia greca Taras, l’odierna Taranto, che nel V e nel IV secolo avanti Cristo portarono a scontri armati cruenti. Nonostante il frequente contatto con la civiltà greca, i Messapi conservarono per lungo tempo caratteri culturali precisi e distinti: è il caso, ad esempio, della produzione di un contenitore per acqua, chiamato “trozzella”, diffuso in tutto il territorio messapico dalla metà del VI al III secolo avanti Cristo e particolarmente attestato in numerose sepolture femminili. Alla metà del III secolo a. C., con la conquista da parte dei Romani, la civiltà messapica iniziò il suo rapido declino.
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