con il Museo degli usi e costumi delle genti trentine
Composto dagli abitati di Grumo e di S. Michele sulle rive del fiume Adige, dista 16 km. da Trento in direzione nord. Nato come baluardo per vigilare l'importantissima arteria di comunicazione che portava a nord sul tracciato della vecchia strada romana Claudia Augusta, offre tuttora testimonianze di antiche culture. L'artistica chiesa barocca e il Monastero degli Agostiniani furono, per lunghi secoli, luoghi delle contese tra i Principi Vescovi di Trento e i Conti del Tirolo. Oggi presso il vecchio monastero ha sede il Museo degli usi e costumi delle genti trentine, fondato nel 1972. Si distingue per l'ampiezza delle collezioni e per i criteri di organizzazione secondo filoni espositivi che ricalcano i cicli della tecnologia rurale. Apposite sale sono dedicate all'agricoltura, enologia, distil1azione, molinologia, metallurgia, tessitura, alpeggio, selvicoltura, ceramica, costu-me popolare, sericoltura e usi domestici con due nuove sezioni riguardanti la religiosità popolare e la musica di banda. L'edificio fu anche sede, fino agli anni settanta, dell'Istituto Agrario Provinciale, ora trasferito in una nuova sede alle spalle del vecchio convento. All'Istituto che ha risonanza mondiale per tecnologia e cultura enologica, è affiancato anche l'Istituto per la tecnologia del legno, facente capo al CNR, a riprova della professio-nalità della ricerca nel settore agrario, vitivinicolo e forestale.
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