voluto da Cangrande II della Scala
Rosso e imperioso, non senza una nota di frivolezza, il castello venne costruito tra il 1354 e il 1356 per esaudire la volontà di Cangrande II della Scala, che lo volle come abitazione ma anche come baluardo di difesa. La sua storia attraverso i secoli si fa articolata e complessa avendo attraversato le vicissitudini di Verona sotto tutte le dominazioni da quella dei Visconti (1389-1405), a quella veneziana (1405-1796), a quella napoleonica, per finire con quella austriaca. Durante tutto questo tempo il castello fu dimora, deposito di munizioni, collegio militare, caserma, finché nel 1925 divenne la sede del Museo Civico di Verona. Da allora Castelvecchio subì due restauri il secondo dei quali fu iniziato nel 1958 su progetto dell'arch. Carlo Scarpa. Nel 1984 le 29 sale del Museo vennero definitivamente aperte al pubblico, che ora può ammirare circa 400 opere, donate all'ente pubblico da importanti famiglie veronesi, come i Bernasconi, i Pompei e i Monga, sotto la spinta patriottica dello spirito risorgimentale. Ma ora entriamo nel castello attraverso il piccolo ponte levatoio di legno. Nel verde giardino interno, che accoglie il visitatore, si apre in fondo, proprio di fronte, la porta a vetri del Museo, oltrepassata la quale è subito la severa eleganza delle mura intorno a colpire.
tratto da www.tourism.verona.it
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