neve, storia e mondanità...
Questa pazza stagione invernale, che ha fatto tribolare non poco gli operatori della montagna, ha in questi giorni di fine marzo 2007, sferrato il suo colpo di coda. Le temperature più che primaverili, già a febbraio, hanno subito uno scossone e le colonnine, ormai quasi fisse a segnare i 20 gradi, hanno di colpo invitato tutti a riprendere maglioni e piumini. E così è arrivata, con questa perturbazione, anche la neve, non solo sulle vette, ma pure a basse quote. Prendendolo come un invito, Vissi di Viaggio ha deciso di dedicare questo week end ad una delle località più note del turismo di montagna: Bormio. Il suo borgo, già da epoca antichissima, è suddiviso in cinque contrade, cosiddette “Reparti”. Da qualche decennio, ad ogni Reparto è stato attribuito specifiche insegne e colori, legati alla storia, ai monumenti o al loro stesso nome. Ecco che allora Dossorovina è rappresentato dal Kuerc e dalla torre civica, mentre Buglio da una fontana che richiama il suo nome dialettale (un bui, appunto); per l'antico soprannome dei suoi abitanti (gat), Combo riporta nel suo stemma un gatto, invece da una leggenda che vuole i nobili del luogo assai “voraci”, Maggiore si distingue con un lupo. Infine la ruota di un mulino ad acqua è il simbolo di Dossiglio, per i numerosi mulini un tempo siti nella contrada. Con il termine di “Magnifica Terra” o, meno comunemente di “Vicinanza dei Signori”, veniva chiamata Bormio prima del 1797, quando Valfurva, Valdidentro e Valdisotto, accerchiandola geograficamente dentro un territorio detto delle “Honorate Valli”, accompagnandosi a Livigno, definivano nel loro insieme il Contado. Questo vasto territorio che dalla "Serra" di Morignone raggiungeva i tre passi per Santa Maria Monastero, “Zernezz” e “Scanff”, fu provato più volte da problemi sanitari, militari e naturali. Oggi il centro storico di Bormio e' uno dei più importanti della provincia di Sondrio e tra i meglio conservati di tutto l'arco alpino. Le scoperte archeologiche di alcuni decenni or sono, e quelli più recenti nella piazza del Kuerc, con il ritrovamento di parti murarie di antiche abitazioni, insieme ai restauri in fase di completamento della Chiesa Arcipretale di San Gervasio e San Protasio, non sono che alcuni segnali della ricchezza di un patrimonio artistico in gran parte ancora da scoprire e da valorizzare, scrive Dario Benetti, nel suo scritto “Bormio, il futuro ha un volto antico”. Mentre Glicerio Longa, in una sua antica pubblicazione "Usi e Costumi del Bormiese" del 1912, parla di Bormio come: “Luogo antichissimo e di grande importanza per la sua posizione topografica, che ha conservato tenacemente la sua fisionomia, il suo carattere di un tempo mantenendo, forme, usi, sentimenti del passato cristallizzato. Ancora oggi osserviamo persistenze incredibili di antiche usanze, avanzi di culti pre-cristiani e costumi durati più secoli.” Da questa descrizione, seppur sintetica, si può già comprendere che Bormio e le sue valli hanno una ricchissima ed affascinante storia e lontane origini. Bormio e' dunque un paese millenario che offre ancora al visitatore scorci artistici, architettonici e storici di rara bellezza, che si possono apprezzare attraverso suggestivi percorsi storico-culturali nei cinque Reparti del paese.
Per quanto concerne la ricettività, Bormio offre numerose e differenti soluzioni, per tutte le esigenze e per tutte le tasche. Si può scegliere tra strutture alberghiere di ogni livello, preferire l'autonomia del meublè o del Bed & Breakfast, optare per la completa indipendenza dei residence e delle camere ammobiliate. Per chi intende trattenersi per lungo periodo di tempo, magari per un’intera stagione, sono tante le agenzie immobiliari che dispongono di case vacanze di ogni tipo. Bormio, come l’intera Valtellina, è anche terra di tradizioni gastronomiche. Si possono gustare specialità ricche di sapori antichi, caratterizzati da un gusto forte e delicato nello stesso tempo. Morbidi ed avvolgenti sapori caratterizzano i piatti di una cucina semplice e genuina, che privilegia tra i suoi ingredienti principali il burro, il formaggio, le patate, il grano saraceno. Tra i primi piatti più apprezzati figurano i pizzoccheri, gli sciatt e la polenta taragna; tra i salumi la bresaola, i violini di capra, la slinziga; tra i formaggi tipici lo scimudin, il casera ed il bitto; tra i secondi la carne di cervo e di capriolo; tra i dolci spicca la bisciola. Un capitolo a parte meritano i prodotti della flora alpina ed i distillati da questi derivati, come il famoso Amaro Braulio o la Taneda di Bormio. Accompagnano egregiamente le portate i vini di produzione locale, negli ultimi tempi sapientemente valorizzati.
Le proposte sportive e di divertimento nella natura, a Bormio, non mancano. Il fascino di immergersi, anche solo per poche ore, in boschi innevati o di ammirare panorami sconfinati cattura il desiderio dei tanti turisti che giungono qui. La stagione estiva è fatta di fresche giornate, di salubre aria, leggera e profumata. I colori della natura sono enfatizzati dallo splendore del sole, resi brillanti dalla nitidezza della luce. Le rilassanti passeggiate sono sempre generose di scorci meravigliosi, di vedute che incantano, di momenti di pace e di tanta tranquillità. Esattamente quello che ad una vacanza dovremmo chiedere, il piacere di sentirsi sereni, liberi, che sono poi fondamentali ingredienti della serenità, del benessere. Per gli amanti degli sport invernali Bormio offre la possibilità di sciare per 10 mesi all'anno, grazie all'ampio comprensorio sciistico e alla vicinanza con il Passo Stelvio (19 km.). Il grande anfiteatro naturale offre un'ottima esposizione al sole durante l'intera giornata e mette a disposizione degli appassionati di sport invernali le risorse naturali di cui dispone. Inoltre gli importanti lavori realizzati e le iniziative da parte della Società Impianti Bormio sono senz'altro una garanzia di maggiore e migliore offerta per gli ospiti della Magnifica Terra. Per lo sci invernale Bormio presenta oltre cinquanta km. di piste, serviti da quindici impianti di risalita (una funivia, due cabinovie, cinque seggiovie e sette skilift), soddisfa le esigenze di tutti gli sciatori. I principianti possono usufruire di due campi-scuola (uno al Ciuk e l'altro a Bormio 2000) che dispongono di tappeti mobili; chi ama discese semplici può percorrere gli “Ermellini”, mentre chi desidera una pista lunga e panoramica può scendere dalla “Bimbi al sole”, i più esperti possono mostrare la loro abilità sulle due piste nere; chi vuole provare l'emozione di sciare su una pista calcata anche dai grandi atleti può scendere dalla “Stelvio” su cui viene tracciata una delle discese libere più belle e difficili del mondo, che è stata teatro delle competizioni di sci alpino maschile nel corso dei campionati del mondo del 2005. Per chi vuole imparare o perfezionare il proprio stile, le Scuole Sci propongono lezioni individuali e collettive. Un impianto di innevamento artificiale garantisce la copertura di gran parte del comprensorio permettendo di sciare da dicembre ad aprile, con l'esposizione al sole della piste dalla tarda mattinata alla chiusura degli impianti. Numerosi chalet consentono la sosta per pranzare, bere o semplicemente per una cura di elioterapia. La più povera agricoltura di montagna a Bormio è sempre stata, nei secoli, rappresentata da quell'ampio pianoro che si estende a sud della cittadina, denominato L'Alù. Per generazioni questa grande estensione di prati è stata riservata alla coltivazione di grano, segale e patate, molto famose e conosciute anche al di fuori dei ristretti confini del paese per la loro bontà. Oggi questo scelta si è tramutato in una fortuna, non solo per lo sviluppo sostenibile dell'ambiente, ma anche per le attività sportive. Infatti qui si possono praticare lunghe e facili passeggiate a piedi, rilassanti escursioni in bicicletta, oltre a rappresentare un paradiso per lo sci di fondo. Una pratica sportiva, quest’ultima che coniuga il gusto dell’attività sportiva con il relax di un ambiente affascinante, carico di silenzi, di spazi che lasciano il tempo di godere ed apprezzare a pieno le meraviglie della montagna. Una disciplina praticabile ad ogni età che permette di riprendere contatto con il proprio corpo e con la propria mente. Bormio è inoltre importante meta di un turismo termale. Le proprietà delle sue acque, infatti, hanno favorito, già in epoca lontana, la realizzazione di centri di cura e benessere. Il suo stabilimento termale, completamente rinnovato di recente, è alimentato dalla sorgente Cinglaccia e si divide in due settori principali: “Sport e Benessere” e “Cure Termali”. La “Bormio delle terme” è argomento di Vissi di Viaggio in una scheda dedicata.
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