Città Alta, Gruppo Speleologico Le Nottole
Le Mura Venete Le mura, costruite dalla repubblica di Venezia nella seconda metà del cinquecento, trasformarono Bergamo in una fortezza, al confine occidentale dei possedimenti veneziani di terraferma. Le mura di Città Alta, esistenti già in epoca romana, documentate nell’VIII secolo, vennero ricostruite nel corso del medioevo e più volte rimaneggiate e modificate. Della cinta romana sono rimaste alcune tracce ancora oggi visibili in via Vàgine, sotto il convento di S. Grata e a sinistra dei viale delle Mura ad ovest dei tracciato della funicolare (ex via degli Anditi). Le mura, che costituiscono una delle più significative fortezze realizzate da Venezia in terraferma, non vennero mai utilizzate per azioni militari pur essendo il risultato di concezioni difensive all’avanguardia per quei tempi. Lasciate così ad uso civile ad iniziare dal secolo scorso vennero demilitarizzate e attorno ad esse si realizzò il viale interno, ombreggiato da ippocastani e platani e si provvide all’abolizione dei terrapieni ed alla riduzione ad area verde delle zone sovrastanti gli spalti e i baluardi. Al di sotto delle mura vennero consolidate quelle attività agricole ed orticole, già esistenti, che donano ancora oggi al l’ambiente una bellezza paesaggistica unica nel suo genere. Le mura, oggi in parte proprietà comunale e in parte demaniali, vennero ripulite per intero ed in parte restaurate nel 1976 su iniziativa del l’Azienda Autonoma di Soggiorno e per alcuni tratti anche nel 1984. La visita ai sotterranei e alle cannoniere delle mura è possibile solo, previa prenotazione, con l’accompagnamento degli esperti del Gruppo Speleologico ‘Le Nottole’ (Tel. 035 251 233).
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