Palazzo Terzi, Palazzo Moroni, Palazzo Agliardi
Palazzo Terzi (P.zza Terzi, 2) Ubicato sullo sperone occidentale del colle di Bergamo Alta, Palazzo Terzi domina l’omonima piazzetta vicina all’imponente edificio del Liceo Classico. La costruzione, di origine cinquecentesca, subì ampliamenti e modifiche assai ben assimilate grazie all’intervento risolutivo dell’Architetto Filippo Alessandri, che nel Settecento ridisegnò la facciata e gli spazi attigui. Non essendovi stati nei secoli successivi altri interventi tesi a stravolgere il gusto dell’epoca, Palazzo Terzi si presenta come una dimora ove i secoli sembrano non essere trascorsi. Il visitatore viene accolto nel Salone di ricevimento in cui domina un monumentale camino… la curiosa impostazione scenografica degli affreschi seicenteschi del Barbelli, le opere dello Storer e la sobrietà degli arredi ne completano l’incanto. Gli stessi artisti insieme al Tencalla e a G.B. Tiepolo sono coloro a cui i Terzi affidarono la decorazione anche degli altri ambienti della propria dimora tra cui la Sala da pranzo, il Salottino degli specchi, la Sala rossa e quella del “soprarizzo”.
Palazzo Moroni (Via Porta Dipinta, 12) Sotto la Rocca Civica, si apre il portale d’ingresso di Palazzo Moroni, una delle più autentiche espressioni dell’arte barocca a Bergamo. Il Palazzo, dalla facciata assai sobria, venne voluto e realizzato nel seicento da Francesco Moroni, chene affidò la decorazione degli interni a Gian Giacomo Barbelli. Dal cortile, ove troneggia in una nicchia la statua di nettuno, opera di lorenzo Redi, un suggestivo scalone conduce al piano delle sale maggiori, complete di arredi e opere d’arte che testimoniano l’amore per il collezionismo di generazioni di appartenenti alla famiglia Moroni. Ben quattro secolo di pittura lombarda sono infatti qui rappresentati da capolavori di artisti quali Gianbattista Moroni, Bernardino Luini, Fra’ Galgario, Evaristo Baschenis, solo per citarne alcuni. Ulteriore motivo d’interesse è costituito dall’immenso giardino del palazzo, con la torre di origine medievale: una piacevole sorpresa nel cuore di Città Alta in cui sostare dopo la visita o indipendentemente da essa
Palazzo Agliardi (Via Pignolo, 86) Palazzo Agliardi, in origine Martinengo Colleoni, sorge al numero 86 di Via Pignolo, in uno dei borghi di Bergamo ove nel Cinquecento importanti famiglie di nobili e mercanti scelsero di far costruire i propri palazzi. Dell’antico edificio cinquecentesco rimangono oggigiorno alcune colonne negli attuali scantinati, in quanto l’acquisto avvenuto nel 1741, da parte dei nobili Mosconi, portò ad una completa ricostruzione eseguita su progetto del Caniana. Proprietà dei Conti Agliardi dal 1845, il palazzo si presenta con un ampio cortile la cui loggia del primo piano, sorretta da esili colonne, sovrasta un porticato a colonne binate e ad archi a tutto sesto antistante le sale. All’interno, fiancheggiato da quattro sale i cui soffitti sono decorati da briosi affreschi settecenteschi di Carlo Innocenzo Carloni e Federico Ferrario, vi è un ampio e luminoso salone centrale da cui si accede ad un suggestivo giardino pensile.
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