Appuntamenti e feste in provincia di Potenza

Appuntamenti e feste in provincia di Potenza

fiere, sagre, ricorrenze religiose

Potenza
La sagra di San Gerardo, patrono di Potenza, si svolge tra il 29 e il 30 maggio con la famosa Sfilata dei Turchi, che ricorda un episodio leggendario, ma legato a esperienze storiche. Si racconta che un gruppo di pirati saraceni, guidati dal Gran Turco, in una notte di maggio risalì il Basento e si avvicinò alle mura di Potenza; una schiera di angeli, man data da san Gerardo, illuminò il cielo, abbagliando e terrorizzando i pirati e permettendo alle milizie potentine di organizzare il contrattacco e salvare la città. Il suggestivo corteo serale parte dalla cattedrale e comprende numerosi quadri e figuranti, tra i quali il Gran Turco, in carrozza, e san Gerardo, sistemato con un seguito di angioletti su una galea trascinata da schiavi saraceni. La sfilata è poi conclusa da un tempietto con l'immagine del santo. Altre manifestazioni a sfondo religioso sono la sagra di San Rocco (16 agosto) e la Sacra Rappresentazione del Venerdì Santo.La Mostra Nazionale degli Hobbies si svolge a set tembre. Importanti sono il Premio Nazionale Letterario Basilicata, nel campo della cultura, e il Giro Ciclistico della Basilicata, in quello sportivo.

I monti tra Ofanto e Melandro
Fra le manifestazioni religiose si possono ricordare ad Avigliano la processione dei Misteri, durante la settimana santa, e la festa della Madonna del Carmine, tra il 15 e il 16 luglio: nella stagione dei pascoli l'immagine della Vergine viene portata solennemente in processione sul monte Carmine, nel santuario omonimo. Sul monte Pierno si celebra, fra il 14 e il 15 agosto, la festa di Santa Maria di Pierno, nel santuario omonimo, con una veglia notturna (a cui un tempo si aggiungeva la confessione pubblica dei peccati). Fra le sagre e le fiere si segnalano in febbraio a Bella la sagra del maiale e in agosto a Rapone la sagra della salsiccia e del caciocavallo.

L'area del Vulture
In parecchi centri del Vulture vengono solennizzati i riti della Settimana Santa: ad Atella, a Rapolla, a Rionero, a Forenza si svolgono processioni della Via Crucis in costume; a Venosa, Maschito e Barile sacre rappresentazioni dei Misteri della Passione di Cristo . Famosa è quella di Barile, che ha luogo fin dal Seicento il Venerdì Santo e che vede la partecipazione di molti figuranti insoliti (per esempio le 33 bambine vestite di bianco che rappresentano gli anni di Cristo, o la Zingara, in costume e coperta di gioielli, che ricordano le origini albanesi della comunità), con il coinvolgimento di tutto il paese nel lamento funebre sul Cristo morto, legato alla tradizione lucana del lamento per i defunti, di antichissima derivazione pagana. A Venosa il Sabato Santo si svolge la processione della Madonna Addolorata. A Melfi in occasione della Pentecoste ha luogo la processione dello Spirito Santo, con sfilata in costume e torneo a cavallo. Per quanto riguarda le manifestazioni non religiose, a Melfi in giugno si corre il Rally del Vulture, in agosto è la volta del festival Omaggio a Federico II di Svevia, in settembre si assegna il Premio di Pittura Città di Melfi, in ottobre si festeggia con la sagra della Varala, mostra-mercato della castagna. Il castello di Lagopesole in agosto è palcoscenico degli spettacoli delle Notti di Federico II. Riguardano invece i prodotti tipici le manifestazioni di settembre a Filiano, con la mostra del pecorino e dei prodotti caseari, e a Ripacandida, con la sagra del coniglio e dell'Aglianico del Vulture.

Da Vaglio al lago di San Giuliano
A Grottole la prima domenica di maggio si celebra la festa di Sant'Antuono, nella chiesa situata nel Bosco di Fosso Magno. Per tradizione, come in altri santuari, il piccolo pellegrinaggio consistente in tre giri di processione intorno alla chiesa. Un tempo il rito cominciava con una vera e propria rissa fra gli abitanti di Grottole e quelli di Grassano per accaparrarsi l'onore di portare la statua del santo in processione. Un'altra curiosa tradizione, oggi in disuso, consisteva nel vendere all'asta un maialino, detto Antonino, che nei mesi precedenti era stato lasciato libero per le strade, nutrito dalla generosità della gente (perché fosse riconoscibile gli venivano tagliate la coda e le orecchie). A Tolve, il 16 agosto, per la festa di San Rocco dalla chiesa Madre viene portata in processione la venerata statua del santo, completamente coperta di gioielli. A Irsina, il 16 settembre, si svolge la festa di Sant'Eufemia; si racconta che ancora nell'Ottocento per le donne non contadine, che quindi non dovevano lavorare nei campi, questa fosse l'unica occasione durante l'anno per uscire di casa. A Miglionico la seconda domenica di settembre per la festa della Madonna della Porticella si tiene la sagra dei fichi. Nel Bosco di Fonti, fra Tricarico e San Chirico Nuovo, la prima domenica di maggio si celebra la festa della Madonna di Fonti, nel santuario omonimo.

Il Potentino meridionale
Ovunque molto sentita è la festa di Sant'Antuono (Antonio) Abate, protettore degli animali, il 16 gennaio. In onore del santo si accendono grandi falò e a Pignola si svolge una corsa di muli. A Viggiano la prima domenica di maggio e la prima di settembre si celebra una solenne festa religiosa, in due fasi, che attira fedeli da tutta la regione. Come ad Avigliano e in altre località, si tratta di una tradizione legata alla vita dei pastori e alla transumanza. L'immagine veneratissima della Madonna Nera viene prelevata dalla chiesa del Deposito, in paese, e trasportata a spalle per un percorso di 12 km , la “strada della Madonna”, fino al santuario del Sacro Monte, dove rimane per tutta la stagione dei pascoli, finché a settembre, altrettanto solennemente, viene riportata a valle. La strada è costellata di poggi, basamenti in pietra sui quali i portatori, per riposarsi, appoggiano la portantina con la statua. Durante il cammino s'intonano canti in dialetto e le donne portano in capo i caratteristici cinti o cente, nastri con complesse costruzioni di ceri e fiori.Ad Accettura si svolge il Rito del Maggio, legato alla festa del santo patrono, Giuliano, e alla Pentecoste, ma connesso con l'antico culto pagano degli alberi. Una pianta, scelta in occasione dell'Ascensione, e chiamata Maggio, viene abbattuta nel bosco di Montepiano, sfrondata e scortecciata, mentre i presenti, soprattutto le donne, in costume e con i cinti in capo, intonano il lamento funebre. Il Maggio è trasportato in paese da dieci coppie di buoi e “sposato” con un alberello di agrifoglio, innestato sulla cima. A questo rito si attribuisce il potere di propiziare la fecondità delle piante e dei campi. L'albero è quindi issato al centro della piazza e gli uomini gareggiano nell'arrampicarsi sul tronco, a significare la possibilità dell'uomo di controllare le forze della natura. Cerimonie simili si svolgono a Oppido Lucano, Pietrapertosa, Garaguso e Oliveto Lucano: in quest'ultimo centro la festa è legata a quella del patrono san Cipriano, in agosto. Bisogna ricordare che in ogni paese il giorno del patrono è occasione di processioni e feste tradizionali. Anche la Settimana Santa è particolarmente solennizzata: sono note, in particolare, le processioni dell'Addolorata a Garaguso e a San Mauro Forte. Numerosi sono anche i pellegrinaggi annuali ai molti santuari mariani, fra i quali quello alla Madonna di Monteforte presso Abriola, sul monte Pierfaone. In quasi tutti questi pellegrinaggi sono tradizionali i tre giri votivi e penitenziali intorno all'edificio sacro. In agosto a Pignola si svolge la Rassegna Internazionale del Folk e delle Tradizioni Popolari.

da www.aptbasilicata.it

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