Appuntamenti e feste in provincia di Matera

Appuntamenti e feste in provincia di Matera

fiere, sagre, ricorrenze religiose

Matera
Il 2 luglio si celebra la festa della Madonna della Bruna, che risale al 1389 ed è legata ai riti propiziatori per il buon andamento della stagione agricola e della pastorizia. Il significato del termine “Bruna” non è certo: parrebbe riferirsi alla fertilità della terra, oppure, derivando dal latino medievale, equivarrebbe a “corazza” e di conseguenza, in senso figurato, a “protezione”. L'origine della festa è leggendaria. Un contadino diede un passaggio sul suo carro a una giovane donna poverissima e molto bella, che poi si manifestò per la Madonna. Alle porte della città la Vergine volle fermarsi, mandando il contadino a chiamare il vescovo. Giunto con un gruppo di fedeli, costui si trovò di fronte soltanto una statua collocata su di un magnifico carro, che invano cercò di trasportare in cattedrale fermato dall'improvviso arrivo dei soldati recanti un ordine di sequestro. Il popolo allora si gettò sul carro facendolo a pezzi: tutti volevano impossessarsi almeno di un piccolo frammento da conservare come reliquia.La festa viene preparata con molto anticipo, perché si deve allestire un carro di legno, colorato e adorno di fregi, con figure di cartapesta ispirate a episodi biblici (gli artigiani incaricati appartengono a famiglie specializzate da generazioni e lavorano in un capannone in rione Piccianello). All'alba del 2 luglio si svolge la prima fase della festa, con la sfilata dei pastori, che si congedano dalla città e chiedono protezione alla Vergine prima di partire per i pascoli: oggi i pastori sono impersonati da ragazzi che portano la statua della Vergine in processione. Al tramonto si svolge la solenne sfilata del carro, che viene trainato da otto muli e scortato da cavalieri fino alla cattedrale, per compiere i tre giri rituali intorno al sagrato. A quel punto, quando la statua 'scende' e viene riportata in chiesa, la folla ha mano libera e letteralmente si lancia all'assalto del carro, contendendoselo pezzo per pezzo, fino a distruggerlo. Chiunque riesca a recuperarne almeno un frammento, avrà un anno felice. La festa si conclude con gli immancabili fuochi artificiali. Il 1° agosto la festa della Crapiata ricorda le antiche usanze di vita in comunità. Anch'essa è legata alla stagione agricola e al raccolto, ma soprattutto alla vita nei Sassi e al vicinato, la soluzione urbanistica tipica di quei quartieri. Per tradizione, infatti, ogni famiglia portava nella corte comune una manciata di grano appena trebbiato e una di legumi, che si cuocevano in un unico pentolone. Si mangiava poi tutti insieme fra canti e balli. L'ultima domenica di settembre si svolge una solenne processione in onore dei santi Cosma e Damiano, presso l'altare a loro dedicato nella chiesa di San Giovanni Battista.Da giugno a ottobre nelle chiese rupestri della Madonna delle Virtù e di San Nicola dei Greci ha luogo la Mostra Internazionale di Scultura.

Il Parco delle Chiese Rupestri
La prima domenica di maggio si celebra la festa tradizionale della chiesa rupestre della Madonna delle Vergini. La prima domenica di settembre, a Timmari, la festa di Dio Salvatore. A dicembre, a Montescaglioso, si svolge la sagra delle pettole.

La costa jonica
Il 16-17 gennaio si svolge a Rotondella la festa del Fuoco, legata alla festa di Sant'Antonio Abate, patrono degli animali domestici. Nel mese di maggio si celebrano a Policoro la festa della Madonna del Ponte e a Tursi la festa di San Filippo Neri. Il 16 agosto a Pisticci si festeggia San Rocco. L'8 settembre festa di Santa Maria d'Anglona, presso Tursi.

Tra Basento, Cavone e Agri
Nelle strade di Aliano, l'ultima domenica di Carnevale si svolge la Frase, una rappresentazione in cui è permesso commentare in libertà fatti e persone del paese. I giovani che vi partecipano indossano campanelli, finimenti di animali e la cosiddetta maschera cornuta (di cartapesta, argilla, penne di gallo), che simboleggia le forze diaboliche. A Salandra l'ultima domenica di maggio si celebra la festa della Madonna del Monte; a Gorgoglione il 12 giugno la festa della Madonna di Pergamo; a Montalbano Jonico il 21 settembre la festa di San Maurizio; a Bernalda il 24 agosto la festa di San Bernardino; ad Aliano in settembre la festa del Santuario della Madonna della Stella.A Bernalda e a Pomarico si tengono stagioni estive di concerti e spettacoli; Ferrandina in settembre ospita un raduno di bande musicali.

Agri e Sinni
Maggio a Lagonegro è il mese della processione della Madonna del Sirino: dalla chiesa parrocchiale della Trinità, dov'era rimasta per tutto l'inverno, la statua veneratissima della Madonna del Sirino (1758) viene portata lungo una mulattiera fino alla secentesca cappella della Madonna della Neve, sul monte Sirino, a 1907 m di altitudine. Lì rimane fino a settembre, quando viene trasferita di nuovo a valle, con un'altra solenne processione.

Il Parco Nazionale del Pollino
In un mondo che per molti secoli fu legato alla pastorizia e all'agricoltura le feste si richiamano tutte ai ritmi di queste attività e a volte mantengono sopravvivenze di antichi riti pagani cristianizzati. A San Giorgio Lucano, il 16 agosto, la festa di San Rocco coincide con la fine della mietitura, solennizzata con il Ballo del Falcetto, che si svolge sulla piazza del paese. I contadini-ballerini si dispongono in cerchio intorno a un personaggio che rappresenta il padrone e a ritmo di musica lo spogliamo strappandogli gli abiti con la punta del falcetto. Anche in questa zona si svolgono diverse cerimonie di trasporto processionale di un'immagine della Madonna verso i pascoli estivi. Per esempio, a Castelluccio Superiore la seconda domenica di maggio la Vergine è accompagnata al santuario della Madonna del Soccorso ( 1103 m ), da dove poi viene riportata in paese la quarta domenica di settembre. Da Episcopia un'analoga processione il 5 agosto porta la statua della Madonna col Bambino al santuario di Santa Maria del Piano. La festa mariana più famosa è tuttavia quella della Madonna del Pollino: la statua nella tarda primavera viene trasportata da San Severino Lucano fino al santuario estivo, a quota 1537 m . Nella prima settimana di luglio si tengono grandi festeggiamenti: la seconda domenica di settembre, infine, la venerata immagine è ricondotta a valle con una solenne processione. A Rotonda fra l'I 1 e il 13 giugno, giorno di Sant'Antonio, si svolge la sagra dell'Abete, un rito arboreo simile a quello di Accettura. In località Piano Pedarreto si abbatte e si ripulisce dei rami un faggio, trascinato poi da dieci coppie di buoi al paese. Sulla piazza, dopo la benedizione degli animali, si innesta sulla cima un abete, con un tipico “matrimonio” degli alberi. Infine il palo viene eretto davanti al municipio.

La costa tirrenica
A Maratea la festa di San Biagio dura un'intera settimana, dalla prima alla seconda domenica di maggio. Il busto argenteo del santo, conservato nel santuario montano, viene celato sotto un drappo rosso e portato in processione fino al paese, dove il sindaco lo scopre, lo mostra ai fedeli e da inizio ai festeggiamenti. Sempre a Maratea, per tutta l'estate si svolge un'intensa stagione culturale, con concerti di musica jazz, spettacoli teatrali, mostre di pittura e scultura allestite nelle strade del centro storico, presentazioni di libri, manifestazioni in vernacolo lucano e napoletano. A Nemoli per carnevale si tiene la sagra della Polenta con cortei in maschera. Fra il 2 e il 4 luglio si celebra la festa della Madonna delle Grazie.

da www.aptbasilicata.it

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