Appennino modenese: Serramazzoni

Appennino modenese: Serramazzoni

territorio ricco di spunti di profilo ambientale interessanti

Il toponimo si riferisce a Serra, sbarramento o catena montuosa, e al cognome Mazzoni, proprietari terrieri del luogo. Il paese nato dopo la costruzione della Via Vandelli (1749) e della Via Giardini (1776), all’ombra dell’antico capoluogo Monfestino, è però già menzionato negli Statuti di Modena nel 1327. Serramazzoni segna la fine della pianura e l’inizio del territorio del Frignano, dove la collina si fa definitivamente montagna. Nel corso degli anni la cittadina la cittadina ha saputo dotarsi di buone strutture ricettive e di numerosi impianti sportivi divenendo una importante meta turistica. Il territorio si presta a escursioni a piedi, a cavallo e in mountain bike con una sentieristica ben segnalata. Il territorio è ricco di spunti interessanti sotto il profilo ambientale: dalle suggestive Cascate del Rio Bucamante, che creano ai piedi di Monfestino una nicchia ecologica per la flora e la fauna ittica, agli affioramenti di rocce vulcaniche dei Sassi di Varana, massicci ofiolitici che rappresentano un’ottima palestra per l’arrampicata sportiva, alle orchidee del Monte Pizzicano. Nel capoluogo meritano una visita la Chiesa della Madonna di Pompei, l’Oratorio di Piazza e l’abitato di Cà Mazzoni. La maggiore emergenza architettonica è la Pieve di Rocca S. Maria. In posizione dominante, è una delle più belle ed antiche pievi della montagna Modenese, forse risalente al periodo carolingo fra il secolo VIII ed il IX.
Il più antico documento che parla della Rocca risale al 1038. Nel 1750 l'edificio subì lavori di ristrutturazione e solo nel 1913 fu riportata al suo originario stile preromanico. La chiesa è a pianta basilare a tre navate con interno A colonne monolitiche arricchite da capitelli a fogliami e motivi geometrizzanti. A metà costa, tra la Chiesa e la cima del monte, sulla rupe detta Sasso, è stata posta una delle più antiche campane della Provincia di Modena. Presso le frazioni, interessanti e suggestivi, oltre alla trecentesca Torre della Bastiglia di Ligorzano, i borghi e i castelli medievali di Monfestino e di Pompeano, quest’ultimo edificato su una rupe ofiolitica, i borghi di Faeto, dal quale si può raggiungere il Parco del Paradiso, Valle, Cà Poggiolo, la Chiesa di S. Urbano a Granarolo, la settecentesca Stazione di posta di Montagnana, la torre del XIV sec. di Riccò, il centro di Pazzano, con le sue casine bianche, S. Dalmazio, Varana -Campodolio, e Selva, a circa 4 km. percorrendo la Via Giardini.

Come arrivare
dall’autostrada A1 uscita Modena Sud (per chi arriva da est) o Modena Nord (per chi arriva da ovest). Seguire le indicazioni per Maranello e da qui in direzione di Serramazzoni lungo la provinciale

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